Le sorprese di queste elezioni regionali sono sicuramente i candidati del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. In regioni come la Lombardia e il Veneto, dove il centrodestra ha stravinto, i grillini hanno preso un rispettabilissimo 3% delle preferenze. Ma è soprattutto in Piemonte ed Emilia Romagna che l'affermazione della lista del comico genovese è stata più netta. Nel primo caso ha fatto la differenza nel testa a testa finale che ha visto prevalere il candidato leghista Roberto Cota sulla governatrice uscente Mercedes Bresso. Ecco un sintetico profilo di Davide Bono e Giovanni Favia, i due ousider della politica che hanno rotto le uova nel paniere al centrosinistra, senza apparire mai in tv.
Davide Bono, il candidato in Piemonte del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, è un giovane medico di 29 anni. Dal 2007 è attivo negli "amici di Beppe Grillo". Collabora con il comitato acqua pubblica Torino e al comitato non grattiamo il cielo di Torino (contro la costruzione del grattacielo Intesa-San Paolo a Porta Susa e in generale di torri sopra i 100 metri a Torino che ne deturpino il caratteristico paesaggio con lo sfondo alpino). È vegetariano e si muove soltanto in bicicletta o con i mezzi pubblici e si professa consumatore critico. Ecco che cosa scrive a proposito nella sua presentazione: «Acquisto meno merci possibili e non compro e non consumo prodotti di multinazionali che non rispettino i criteri minimi di responsabilità sociale d'impresa. Prediligo lo scambio, il riuso, la riparazione e dal 2009 grazie ai corsi della decrescita felice, ho ridotto ulteriormente la mia impronta ecologica con l'autoproduzione di detersivi. In un testa a testa all'ultimo voto, il suo 4,08% in Piemonte è stato determinante nel sancire la sconfitta per un pugno di voti della governatrice uscente Mercedes Bresso e la vittoria del leghista Roberto Cota.
È un giovane neppure trentenne anche il candidato del Movimento 5 stelle in Emilia Romagna: Giovanni Favia. Bolognese, libero professionista nel settore delle produzioni audiovisive, è un attivista della prima ora degli Amici di Beppe Grillo di Bologna. Nel 2009 viene scelto attraverso un'assemblea pubblica come candidato sindaco per la Lista Civica Beppegrillo.it di Bologna. La lista supera a sorpresa lo sbarramento del 3% e Favia viene eletto consigliere comunale nel comune di Bologna. Dopo l'elezione in consiglio regionale Giovanni Favia abbandonerà l'incarico in comune. Il suo stipendio di consigliere regionale - si legge sul sito del Movimento 5 stelle dell'Emilia romagna - sarà versato al Movimento, che a sua volta gli girerà un compenso «che gli permetta di vivere come una persona normale che decida per qualche anno di svolgere un "servizio civile». In una delle roccaforti del centrosinistra, il Movimento 5 stelle, con il suo 7%, ha ottenuto due seggi.
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