I candidati governatori del centrodestra hanno giurato di rispettare un «patto per l'Italia», un «patto per la libertà» che, fra gli altri punti, prevede anche uno snellimento della burocrazie e una riduzione delle tasse.
Silvio Berlusconi, nel corso della manifestazione di piazza San Giovanni, ha chiamato sul palco i candidati governatori e ha letto quello che ha definito un «patto per l'Italia». Fra i punti, Berlusconi ha citato: «l'attuazione immediata del piano casa finora ostacolato dalla sinistra, lo snellimento significativo di tutte le procedure burocratiche, tagliando le tasse e dando la possibilità di creare imprese in un solo giorno»; il «dimezzamento» delle liste d'attesa per gli esami medici e più zone verdi. Poi, i candidati hanno letto tutti insieme il giuramento: «Io di fronte a questo popolo che rappresenta tutti i moderati nel nome della libertà prendo solennemente impegno a realizzare tutti i punti del patto per l'Italia».
La prima a salire sul palco è Anna Maria Bernini, candidata per l'Emilia Romagna: «Una vera donna combattente», così la definisce il Cavaliere. Tocca poi al candidato della Liguria Sandro Biasotti: «colui che collegherà Genova con il resto del Nord». A salire poi è Roberto Cota, leghista candidato in Piemonte: «Una persona a cui sono affezionato», dice il premier abbracciandolo. A salire sul palco è poi «una tosta» e cioè Monica Faenzi che il Pdl ha candidato in Toscana «una - spiga Berlusconi - che diede filo da torcere a Prodi». Siparietto poi quando è il turno della Lombardia: «Oddio - prosegue Berlusconi - aspettate che devo leggere il nome. Come è che si chiama...Roberto, Roberto» mentre Formigoni sta salendo sul palco. Il governatore abbraccia il premier e Berlusconi subito aggiunge: «Con lui la Lombardia ha il miglior sistema sanitario d'Europa».
Da Milano si va poi nelle Marche quando è il turno di Erminio Marinelli: «Dottore ho un dolore alla spalla che devo fare?», gli dice Berlusconi e lui subito risponde: «Niente devi continuare così». Il giro dell'Italia si ferma in Umbria con Fiammetta Modena: «Da sempre il nostro punto di fermo dove siamo vicini alla vittoria», è il pensiero che le dedica il premier.
Sul palco è poi il turno di Nicola Pagliuca, candidato in Basilicata: «Ha un compito difficile - riconosce Berlusconi - per una regione bellissima». Applausi poi a Rocco Palese per la Puglia: «Una persona - dice - a cui la sinistra deve riconoscere molti meriti. Non posso credere - aggiunge ancora - che la Puglia sia veramente di sinistra».
Arriva poi il «giocatore di basket» e cioè Giuseppe Scopelliti candidato in Calabria: «un sindaco eccezionale che saprà fare molto bene». Un saluto poi a Luca Zaia, candidato del Veneto ma assente perchè in lutto. Infine, Renata Polverini in corsa per il Lazio: «Una persona che si è fatta da sola facendo lavori umilissimi fino ad arrivare al vertice di un sindacato. Mi raccomando - dice - se la nostra lista non sarà riammessa mettete una croce sul suo simbolo». Terminata la presentazione il premier invita i 13 candidati a mettere una «mano sul cuore» e leggere il programma per l'Italia da sottoscrivere chiedendo loro di fare un giuramento davanti alla folla.