ILSOLE24ORE.COM > Notizie Italia ARCHIVIO

Calabrò: «Su Trani polverone mediatico, ma pressioni senza effetto»

di Claudio Tucci

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
22 marzo 2010
Corrado Calabrò, presidente Agcom

La vicenda giudiziaria di Trani ha sollevato un «polverone mediatico» sull'Autorità garante delle comunicazioni, senza che ci sia stato alcun effetto delle «ipotizzate pressioni». In questo modo, però, si finisce per mettere in discussione «la stessa terzietà» dell'Authority, con il rischio «di veder prevalere un senso generale di sfiducia e disistima verso il modello delle autorità indipendenti». A parlare è il presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, nel corso di un convegno, per festeggiare i 20 anno dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, sui rapporti tra Autorità indipendenti e giudice amministrativo. Riferendosi alle notizie emerse in questi giorni dall'inchiesta avviata dalla procura di Trani sulle pressioni ricevute dall'Agcom da parte del premier Silvio Berlusconi, Calabrò ha evidenziato come «il polverone sollevato sia tale che rischia di far sottovalutare l'evidenza della riscontrata mancanza di effetti delle ipotizzate pressioni e delle sicure interferenze, e quindi della tenuta dell'istituzione».

Calabrò ha chiesto quindi maggiore sobrietà e rispetto dei ruoli, ricordando come l'indipendenza delle Authority debba sussistere non soltanto nei confronti degli operatori di mercato, ma anche nei confronti dell'Esecutivo. «È essenziale – ha sottolineato - che nella gestione delle questioni di loro competenza le autorità indipendenti operino in condizioni di terzietà, cioè da vero arbitro, e non da arbitro giocatore». I giocatori, ha proseguito, sono tutti gli altri stakeholder tra i quali «anche il governo per il suo ruolo nella politica economica e nella comunicazione».

In relazione alla procedura sul caso Innocenzi Calabrò ha detto che il Comitato etico dell'Agcom «non ha una durata temporale per il parere ma credo che si pronuncerà sollecitamente». Il parere del Comitato etico, ha ricordato Calabrò, viene poi acquisito dal Consiglio dell'Autorità al quale spetta poi la decisione sulla base del codice etico e della legge istitutiva.

Parlando poi dell'imminente recepimento delle direttiva europea sulle comunicazioni elettroniche, Calabrò ha evidenziato come la terzietà delle autorità indipendenti debba essere garantita «dal meccanismo di nomina e dalla tipologia di requisiti di autorevolezza, competenza e statura morale ritenuti necessari, escludendo fenomeni di cooptazione per appartenenza, favor verso l'esecutivo o vicinanza alle imprese vigilate». Il presidente dell'Agcom ha giudicato poi «paradossale» la norma sulla par condicio che, sospesa dal Tar per le emittenti private, continua invece a produrre effetti per la Rai, «con buona pace - ha detto - del pluralismo e della par condicio, anche in termini di raccolta pubblicitaria».

Il presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà ha ricordato invece alcuni numeri sul contenzioso tra Autorità e giudici amministrativi. Nel 2009, sul fronte della concorrenza, sono state emesse 53 sentenze da parte del Tar e 25 del Consiglio di Stato, quasi tutte favorevoli all'amministrazione. Giudizi positivi anche sul fronte delle pratiche commerciali scorrette (lo scorso anno sono arrivate oltre 14mila segnalazioni): su 272 provvedimenti emanati dall'Antitrust, 249 sono stati impugnati e al momento sono arrivate 107 sentenze del Tar, di cui solo 22 sfavorevoli, ma di queste - ha aggiunto - ben 17 solo sul problema della portabilità dei mutui.

Catricalà è tornato poi su alcuni ritardi sul fronte delle liberalizzazioni. Nel settore dell'elettricità, per esempio, l'apertura del mercato ha portato un modesto 8% di mobilità tra un fornitore e l'altro. Nei primi 2 anni, appena il 2,3% di utenti aveva cambiato fornitore, contro invece il 10% al primo anno di liberalizzazioni del settore della telefonia. Anche i settori bancari e assicurativi mostrano poca mobilità. «Apriremo un'istruttoria», ha detto, per cercare di capirne le cause. Certo è che con una maggiore concorrenza i benefici non mancherebbero: nel settore dell'elettricità, ha ricordato Catricalà, potrebbero portare sconti del 10%, con risparmi fino a 60 euro al mese. Per non parlare poi dei vantaggi per l'Italia. Recenti studi Bankitalia e Ocse hanno evidenziato, nella lotta ai monopoli, un aumento dell'11% del Pil nazionale nel medio-lungo periodo, di cui 6,3% nei primi 3 anni.

22 marzo 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio


L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
08 Maggio 2010
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Prendeva la pensione della madre morta. Arrestato
L'Indagine del Cnr nei mari italiani
IL PUNTO / Il dopo Scajola e gli interrogativi sul governo
Addio a Giulietta Simionato
VIDEO / Le dimissioni di Scajola (da C6.tv)
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-