Il 23 marzo per la prima volta un aeroporto italiano verrà dotato di un mezzo salvavita che punta a ridurre le morti improvvise provocate da arresto cardiaco. Presso lo scalo lombardo verrà inaugurato il primo totem con defibrillatore donato da Air Ambulance, società leader nei voli sanitari. Il nostro paese, primo in Europa, ha iniziato questo percorso distribuendo capillarmente questi apparecchi "salvavita" e formando migliaia di persone che sono in grado di utilizzarli tempestivamente e ovunque.
Le statistiche parlano chiaro: in Italia ogni anno un cittadino su mille viene colpito e sono circa 50mila le persone che perdono la vita dopo un attacco cardiaco; ad oggi la possibilità di sopravvivere non supera il 3 per cento. Ben un terzo dei casi si verifica lontano dalle mura domestiche (nei luoghi di lavoro o durante gli spostamenti). Quattro volte su cinque si tratta di alterazioni del ritmo cardiaco che possono essere efficacemente interrotte grazie alla defibrillazione elettrica.
In questi casi occorre però intervenire tempestivamente, entro pochissimi minuti dall'evento, per evitare che la situazione degeneri verso un livello non più recuperabile. Avere però disponibile, nell'arco di pochi minuti, personale medico con un defibrillatore manuale è praticamente impossibile: fortunatamente i progressi tecnologici degli ultimi anni permettono ora di avere disponibili defibrillatori automatici che possono essere utilizzati anche da personale non sanitario per il quale è sufficiente un corso di formazione di alcune ore.
La prossima tappa l‘aeroporto internazionale di Algeri. Ad aprile la stessa società di voli sanitari collocherà un'altra postazione presso lo scalo della città algerina.