Campania



1I problemi ambientali sono una grande emergenza in Campania. Rifiuti, bonifiche, dissesto idrogeologico, inquinamento del mare. Da cosa partirebbe per affrontare le grandi questioni ambientali?
2Dopo le esperienze fatte negli ultimi dieci anni, lei crede ancora nell'azione dei commissariati? Affiderebbe ancora le gravi emergenze a commissariati, oppure le riporterebbe nella gestione ordinaria?
3Nelle settimane scorse il sottosegretario Guido Bertolaso ha fatto marcia indietro sul numero dei termovalorizzatori quando ha detto che ne basterebbero tre: lei cosa pensa a riguardo?
4La sanità in deficit è un altro grave scandalo campano. Spesa eccessiva, scarsa qualità delle prestazioni, alto tasso di emigrazione. Possiamo aspirare a un sistema sanitario alla pari con quello di aree del centro nord?
5Ambiente e salute: settori utilizzati come leva di welfare. Ma ciò ha reso meno efficiente l'azione amministrativa. Come conciliare politiche sociali ed esigenze di cittadini che vorrebbero servizi da paese civile?
6Per risanare i conti della sanità regionale è stata creata e opera da tempo la società Soresa, che peraltro viene molto criticata. Come pensa che si debba agire nel prossimo futuro per ripianare il grande debito del settore?
7Le imprese lamentano la ingiustizia della questione Irap, imposta con un'aliquota molto alta. Pensa che si possa in tempi brevi almeno abbassare a livelli normali l'aliquota regionale?
8Gli imprenditori chiedono prima di ogni altra cosa legalità e lavoro. Condivide la scelta delle priorità? Cosa farà da governatore per incidere realmente su queste due grandi questioni meridionali?
9I fondi europei: spesso l'attuale giunta è stata criticata per aver speso male. Cosa contesta in particolare? E come ritiene che si debba operare per cogliere appieno l'ultima chance di sostegni comunitari?
10Cosa pensa dell'abuso di consulenze, società controllate e di dirigenti a progetto che si è fatto in diverse amministrazioni locali negli ultimi anni? Come regolamentare questi settori?


Pd
Vincenzo De Luca
«Migliaia di occupati»

Nato nel comune lucano di Ruvo del Monte, classe 1949, Vincenzo De Luca entra in politica negli anni Sessanta come militante del Pci. Nel '90 è eletto consigliere comunale a Salerno per il Pds e tre anni più tardi diventa sindaco per la prima volta. Resta in carica per due mandati al termine dei quali (2001), non essendo ricandidabile, punta alla Camera e viene eletto deputato.Nel giugno 2006, appoggiato da liste civiche, torna a correre per il comune di Salerno contro lo stesso centrosinistra e si afferma al ballottaggio.
1. L'ambiente è una delle grandi risorse della nostra regione. Un efficiente sistema di depurazione delle acque, il risanamento della fascia costiera, il riassetto idrogeologico, la bonifica delle cave e l'eliminazione delle ecoballe meritano investimenti prioritari con risorse comunitarie e regionali, per la sicurezza dei cittadini, la qualità della vita, lo sviluppo economico.
2. Il bilancio dei commissariati è sotto gli occhi di tutti. Bisogna tornare alle gestioni ordinarie con programmazioni efficaci e una rigorosa valutazione del rapporto spesa pubblica-beneficio. Attenzione però, a non creare carrozzoni clientelari ingovernabili e ad alto rischio di penetrazione malavitosa, come si rischia con la costituzione delle società provinciali per i rifiuti.
3. Sui termovalorizzatori c'è tanta confusione con cifre ballerine. Bisogna completare il ciclo industriale con impianti moderni e sicuri e con una forte crescita della differenziata. Posso dire di aver ottenuto risultati importantissimi a Salerno: con il 75% è il primo capoluogo d'Italia per raccolta differenziata, abbiamo realizzato isole ecologiche per rifiuti ingombranti ed entrerà in funzione a maggio l'impianto di compostaggio; senza mai conoscere, dal 2006, un giorno d'emergenza. È questa la strada da seguire. Basteranno due termovalorizzatori: quello in funzione di Acerra da monitorare con attenzione e quello di Salerno da dimensionare sulle reali necessità.
4. Via la politica dalla sanità. È una delle parole d'ordine più importanti del mio programma elettorale. Bisogna valorizzare le competenze e premiare il merito piuttosto che le appartenenze politiche. La Sanità, insieme al Bilancio ed ai Fondi europei, è una competenza che seguirò in prima persona nel prossimo governo regionale. Intraprenderemo una forte azione di recupero delle risorse che ci sono state sottratte dal governo nazionale a favore di regioni del Nord, rivedremo l'organizzazione generale. Saranno eliminati gli sprechi ma senza tagli e chiusure penalizzanti, stabilizzeremo in modo trasparente le migliaia di precari del comparto. Uno dei miei principali obiettivi sarà porre fine ai viaggi della speranza.
5. Standard minimo di civiltà in ogni quartiere. Ovvero adozione di un livello minimo di servizi, attraverso cui elevare il grado di vivibilità dei territori. Intendo realizzare in ogni quartiere i servizi di base perché i residenti vi possano vivere dignitosamente. In ogni quartiere dovrà essere attivato uno Sportello Unico per i Servizi Sociali, a cui il cittadino potrà rivolgersi per qualsiasi tipo di servizio sociale. Abbiamo lanciato anche una sfida ambiziosa: la creazione della più grande rete di asili nido pubblici d'Italia.
6. Su Soresa bisogna ragionare senza strumentalizzazioni. La mia idea è che si debba tornare ad affidare agli uffici della regione la gestione dei flussi finanziari. Penso anche a un'iniziativa speciale per ristabilire, in un paio d'anni, il regolare pagamento di farmacie, sanità privata convenzionata e servizi di riabilitazione.
7.Non voglio fare promesse demagogiche. L'abbassamento dell'Irap è possibile solo se riusciremo a riottenere dal governo nazionale le risorse per la Sanità che – con criteri discutibili – sono state indirizzate verso altre regioni.
8.Il lavoro è al centro del mio programma elettorale. Ritengo che affrontare il tema legalità senza affrontare il tema dell'occupazione sia pura demagogia. Sono convinto che sarà possibile creare migliaia di posti di lavoro concentrando energie e risorse economiche disponibili su pochi ma grandi progetti di sviluppo e occupazione che vedranno i giovani protagonisti della rinascita di questi territori. Ho lanciato diverse proposte per creare nuova occupazione. Cominceremo con la realizzazione di un grande distretto turistico della fascia costiera. Nella parte a monte della regione vogliamo realizzare un asse centrale attrezzato lungo il quale incentivare e valorizzare lo sviluppo di esperienze industriali e artigianali. Dovremo avviare grandi progetti per la formazione professionale. Abbiamo lanciato l'idea delle "botteghe- scuola" per l'artigianato di qualità: dalla sartoria, alla ceramica, al ferro battuto. Gli imprenditori potranno contare su un'amministrazione snella, efficace e trasparente. Intendo snellire le procedure abolendo il 90% dei pareri e riducendo al massimo a 2 mesi i tempi di ogni iter amministrativo regionale.
9.Dico no alla polverizzazione delle risorse europee. La distribuzione a pioggia dei fondi comunitari non ha portato a nulla. Bisogna mettersi subito al lavoro. La regione deve ripartire le risorse su pochi ma grandi investimenti strutturali ed infrastrutturali. D'intesa con le amministrazioni locali virtuose, avvieremo un grande programma di opere e immediatamente cantierabili per rispondere alla crisi economica.
10.Nella macchina regionale, intendo dare vita a un'autentica "rivoluzione", basata sulla verifica di tutte le consulenze in essere, sulla rotazione dei dirigenti e dei funzionari, sulla premialità per il lavoro dei migliori e sulla penalizzazione di coloro che risulteranno d'intralcio. Basta con il parassitismo, basta con l'assenteismo. Chi occupa un posto in una istituzione non è un notabile ma un uomo al servizio della gente.

Pdl
Stefano Caldoro
«Possibili minori tasse»

Nasce nel 1960, laureato in scienze politiche, inizia l'attività istituzionale nel 1985 come consigliere regionale della Campania. Suo nume tutelare in regione è l'ex ministro socialista Carmelo Conte con cui Caldoro diventa segretario del Psi regionale. Deputato nel 1992. Nel '94 aderisce a Forza Italia. Diventa sottosegretario e poi viceministro all'Istruzione. Nel Berlusconi III, nel 2005, è ministro per l'Attuazione del Programma. Nel 2007 diventa segretario nazionale del Nuovo Psi. Nel 2008 è di nuovo eletto deputato. Oggi è componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.
1. La questione più importante e urgente, perché riguarda la salute dei cittadini, è quella dei siti contaminati che necessitano di operazioni di bonifica. In aggiunta agli interventi con fondi pubblici si dovranno incentivare bonifiche promosse da investitori privati. A questi potranno essere rilasciate, a particolari condizioni, autorizzazioni e concessioni per l'utilizzo delle aree stesse. In base ai dati Arpac, nell'anno 2008 sono stati censiti 3.733 siti contaminati o potenzialmente tali nella regione di cui solo 13 bonificati. Ovviamente la rilevanza del fenomeno richiede uno specifico piano. Altro problema è quello del dissesto idrogeologico,che insieme al rischio sismico, incide sulla sicurezza della popolazione. C'è poi la questione dei depuratori:la Campania ha la più alta percentuale di coste non balneabili. Né si può trascurare la questione della rete che presenta una perdita del 60 %. Per finanziare i servizi a tariffa si potrà ricorrere al project financing.
2. I commissariamenti devono essere attivati nei casi d'inerzia dei soggetti attuatori. Si fa ricorso a commissari ad acta per uno specifico adempimento. Ma essi rappresentano uno strumento straordinario da e adoperare solo in casi eccezionali.
3. Riguardo alle dichiarazioni di Bertolaso sul numero di termovalorizzatori da costruire, penso che si tratti di una valutazione di carattere tecnico che induce a ritenere di essere sulla strada giusta per risolvere in modo sistematico un'emergenza disastrosa. Grazie all'impegno del Presidente Berlusconi la fase più critica è superata. E poiché la percentuale di raccolta differenziata, che raggiunge il 12% a Napoli e 8% a Caserta deve essere raddoppiata e triplicata, è evidente che a mano a mano che si raggiungono gli obiettivi sarà possibile revisionare il piano dei rifiuti. Oggi i tecnici ritengono che siano sufficienti tre termovalorizzatori.
4. Servono scelte forti per risanare la sanità. Le risorse umane sono professionalmente adeguate e non mancano le eccellenze. Pertanto la questione è di carattere gestionale e investe strutture pubbliche e private. Il centro sinistra ha fallito lasciando in eredità la sanità più costosa e meno efficiente. I cittadini in Campania pagano le tasse più alte d'Italia. Per quanto riguarda le Asl c'è la necessità della certificazione dei bilanci, per quanto attiene alle strutture private è necessario attivare le procedure di accreditamento e di certificazione di qualità per misurare i risultati scientifici e terapeutici. Il piano di rientro va attuato alla lettera. Combattendo gli sprechi sarà possibile ridurre le addizionali Irpef ed Irap.
5. Disoccupazione e povertà che insieme costituiscono buona parte del disagio sociale vanno affrontate da prospettive diverse. Infatti mentre alla povertà si può rispondere con misure di solidarietà sociale, non altrettanto si deve fare per fronteggiare l'alto tasso di disoccupazione in Campania. Dobbiamo riaffermare la priorità del merito, assicurando assunzioni sulla base delle competenze e senza lottizzazioni. Dobbiamo promuovere politiche attive per l'occupazione giovanile aumentando la disponibilità di borse di studio e di residenze universitarie legate al merito, facilitare il credito agli studenti meritevoli, e promuovere l'alternanza scuola lavoro.
6. La questione è quella della funzione di Soresa, ovvero, il monitoraggio dei prezzi di mercato, l'individuazione dei tetti massimi. È evidente che si tratta dalla gestione di una funzione pubblica, che non equivale a dire che la gestione debba essere pubblica.
7.A proposito del deficit sanitario, a mano a mano che saremo capaci di abbattere gli sprechi disporremo di risorse da destinare agli sgravi fiscali. Sarà possibile la revisione dei tributi regionali in coerenza con la riforma del federalismo fiscale.
8.Con gli imprenditori c'è piena identità di vedute su legalità e lavoro. Il Governo Berlusconi ha inferto colpi durissimi alla malavita organizzata, anche in Campania, laddove viceversa il centrosinistra non è stato capace di evitare infiltrazioni nell'economia e nelle amministrazioni. Dovremo accompagnare le iniziative governative assunte con il piano contro la criminalità organizzata, nonché pianificare misure preventive e di lotta al degrado urbano e sociale e formare una rete regionale di contrasto al racket e all'usura.
9.Le risorse dei fondi europei per il periodo 2007-2013, costituiscono un'occasione di rilancio forse irripetibile a causa dell'ingresso in Europa di regioni più svantaggiate. La Campania non ha ancora approvato il documento unico di programmazione che mette a sistema gli strumenti disponibili. Ritengo che per un verso bisogna concentrare le risorse disponibili senza disperderle su migliaia di progetti, come è stato fatto finora, per l'altro verso dobbiamo elevare la qualità progettuale e dei controlli.
10.La norma prevede il ricorso a consulenti quando l'amministrazione non dispone della professionalità occorrente. Pertanto il rispetto di questo criterio è di per sé in grado di evitare abusi. È ovvio che gli eccessi non dimostrano soltanto difetti della lottizzazione ma anche l'incapacità di una corretta programmazione delle competenze e delle professionalità occorrenti e quindi della connessa pianta organica.