
Onorevole Cota, le organizzazioni datoriali chiedono di avere un un preventivo filo diretto con la giunta regionale che uscirà vincente dalle elezioni del 28-29 marzo.
È Bresso la governatrice uscente. Se le organizzazioni imprenditoriali avvertono questa esigenza è perché lei con la sua giunta non ha fatto quello che chiedono. Quando sarò io presidente della Regione intendo cominciare col piede giusto. Sono d'accordissimo con la necessità di questo tipo di consultazione preventiva. A volte basterà anche solo una telefonata, se ci troveremo nell'emergenza di un problema da affrontare. Altre volte sarà necessario l'incontro istituzionale, e lo faremo. Intanto, questa campagna elettorale è importantissima perché mi ha permesso di instaurare i rapporti necessari per questo futuro confronto.
La nona legislatura regionale potrebbe vedere l'avvio del federalismo fiscale.
Dovrà esserlo. Con le imprese dobbiamo ripartire dal modello dei distretti industriali. Ogni territorio ha una sua vocazione e dobbiamo cercare di favorirla, per attirare imprese e produzioni. Io penso a una politica di detassazione per le aziende che assumeranno o manterranno i posti di lavoro. Le risorse le troverò dai tagli agli sprechi. La detassazione sarà principalmente su Irap e addizionale Irpef, ma entreremo nel dettaglio appena avremo definito tecnicamente tutta l'operazione per sostenere la ripresa dell'occupazione. Rispetto allo sviluppo delle imprese, invece, opereremo sicuramente sulla strada dei contributi e degli incentivi per l'innovazione. Inoltre, la Regione ha uno strumento importante, Finpiemonte partecipazioni, che deve essere impiegato al meglio perché deve poter essere messa nella condizione di entrare nel capitale di quelle aziende che sono in una situazione di mementanea difficoltà, ma che la possono superare. Parlo di aziende che hanno un patrimonio di brevetti e una sicura potenzialità di mercato ma che sono al palo perché abbiamo un sistema creditizio completamente sotto il giogo delle regole di Basilea e molto "spersonalizzato" perché Torino ha perso la banca dei territori.
Come affronterà il tema dell'energia?
Io sono un ambientalista. Sono a favore di tutto quello che rompe questa dipendenza così marcata dal petrolio e di tutto quanto va a beneficio dell'ambiente. Detto questo, sono un fautore delle energie rinnovabili e questo mi porterà a prendere atti conseguenti. Però lo stesso tipo di ragionamento mi porta a dire che il nucleare di nuova generazione è pulito e quindi sono a favore del nucleare. Come possiamo non volerlo realizzare quando abbiamo vicino a noi le vecchie centrali francesi? Se succede un incidente là ci sorbiremo anche noi gli effetti dell'inquinamento. E poi da noi l'energia elettrica costa il 50% in più rispetto alla Francia. Anche Obama ha inserito il nucleare nella Green economy. La legge chiede che ci sia un'intesa tra Stato e Regioni a proposito degli impianti. Però non penso che una centrale nucleare piemontese possa essere riaperta a Trino Vercellese; lo dico per motivazioni tecniche. Sicuramente mi impegnerò sul problema delle scorie ancora presenti in Piemonte perché finora non è stato fatto molto per dare risposte definitive.
Le imprese sono sul piede di guerra a proposito dei ritardi dei pagamenti...
I ritardi di pagamento nella sanità piemontese hanno raggiunto la media di 287 giorni contro i 120 di altri Regioni. Da qui si vede l'inefficienza della giunta Bresso. Metterò mano a questa situazione innanzitutto con una profonda sburocratizzazione della macchina della Regione e attraverso i tagli agli sprechi. E poi, se un direttore generale di Asl non pagherà i fornitori in tempi ragionevoli lo caccerò via...
In perfetto stile leghista, non c'è che dire.
Diciamo... con efficienza leghista, assolutamente. (A.Mor.)
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