Il ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto, secondo quanto si è appreso, ha presentato le dimissioni dall'incarico. Sulle motivazioni della scelta interverrà lo stesso ministro nelle prossime ore. È probabile che la decisione sia legata alla sconfitta alle elezioni regionali in Puglia. Qui infatti il centrodestra ha schierato Rocco Palese, un uomo scelto dall'ex governatore in disaccordo con il premier Berlusconi. In giornata Nichi Vendola, fresco di riconferma, ha definito «indubitabile» la sconfitta di Fitto. «Spero che non lo dicano troppo perchè non vorrei che subisse una estromissione dai luoghi del potere. La prima causa della crisi del centrodestra in Puglia - ha ironizzato - si chiama Raffaele Fitto. Per quello io - ha detto Vendola - ho fondato questa associazione: "Nessuno tocchi Raffaele"» (allusione a "Nessuno tocchi Caino", nome della ong contro la pena di morte.
«Se volessimo essere buoni - afferma la senatrice Adriana Poli Bortone (Io Sud) - potremmo commentare le dimissioni del ministro Fitto dicendo che è il gesto di chi vuole assumersi le proprie responsabilità; se invece volessimo dare un più freddo giudizio politico dovremmo dire che questa sembra la abile mossa di chi prova ad anticipare una richiesta che gli sarebbe comunque arrivata di qui a poche ore».
«Dimettersi per Fitto - spiega in una nota - era il minimo che potesse fare di fronte alla terza sconfitta consecutiva: ha perso le regionali del 2005, ha perso le amministrative dello scorso anno, quando il centrodestra si è visto battere nei Comuni di Bari, Foggia e Taranto e nelle Province di Brindisi e Taranto, e ha perso oggi volendo imporre a tutti i costi il proprio pupillo sacrificando la causa di una alleanza politica con Udc e Io Sud, l'unica in grado di battere Vendola».