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Polverini e Bonino a duello
sui programmi per la sanità nel Lazio

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22 marzo 2010
Polverini e Bonino a duello sulla sanità nel Lazio

Scintille fra le candidate alla presidenza del Lazio nel primo faccia a faccia in tv

Per Emma Bonino è necessario convocare gli Stati generali della salute per dare trasparenza al sistema sanitario. Per Renata Polverini bisogna rinegoziare con il Governo il piano di rientro dal deficit. Per Marzia Marzoli le risorse da destinare alla sanità si trovano nel risparmio. È iniziato con una stretta di mano, ma è subito stato scontro più che confronto il primo faccia a faccia fra le candidate alla presidenza del Lazio, nella tribuna elettorale del Tg Lazio. Ospiti le candidate del centrodestra, Renata Polverini, del centrosinistra, Emma Bonino, e della "Rete dei cittadini", Marzia Marzoli.

Subito toni forti sul tema della sanità, quando la Polverini ha detto no alla chiusura dei posti letto: «Il taglio dei posti letto lo ha deciso il governo», è intervenuta subito la Bonino. «Fino a pochi mesi fa il commissario si chiamava Piero Marrazzo», ha risposto Polverini, subito incalzata dalla Bonino: «Il Piano va presentato in base alle linee guida fissate dal tuo governo». «Ma io ci ho messo la faccia, me ne occuperò io», ha assicurato la candidata del centrodestra». «Il Piano non è il libro dei sogni e io non sono Alice nel Paese delle meraviglie», ha risposto Emma Bonino.

Emma Bonino ha proposto la convocazione degli Stati generali della salute per dare trasparenza al sistema sanitario. Ha ricordato che il forte deficit della Regione sul fronte della sanità. «Il buco della sanità l'ha creato la giunta di centrodestra di Francesco Storace». Ha sottolineato che la sua Regione sarà attenta ai bisogni delle persone, ha parlato di voucher per le donne e per gli asili nido. Attenzione e vicinanza ad anziani e disabili. Fusione dell'assessorato alla formazione e quello del lavoro per assicurare un migliore accesso al lavoro per donne e giovani. «Noi saremo attenti ai diritti delle persone, ai nuclei familiari e quindi anche alle famiglie, ci mancherebbe altro». Per Bonino il welfare è particolarmente importante per le donne che nel Lazio sottorappresentate nel mondo del lavoro. Il programma Bonino prevede anche un rafforzamento del centro unico regionale di prenotazione con una maggiore disponibilità di prestazioni fornite dagli istituti pubblici e dai privati. «Gli ospedali devono curare i malati - ha aggiunto - per questo servono più servizi sul territorio per i cittadini e le famiglie».

Per Polverini, invece, il «buco della sanità è eredità dell'amministrazione Badaloni». La sua proposta è un piano di rientro dal deficit in 3 anni, nessuna chiusura di ospedali, riduzione del numero delle Asl da 12 a 6 nell'arco della legislatura, rimozione dei manager incapaci, integrazione nella rete dei servizi dei medici di medicina generale. E, ancora, infermiere di famiglia, anagrafe delle fragilità, per potenziare l'assistenza domiciliare, abbattimento delle liste d'attesa. «Questa é la regione con il disavanzo più alto e con le tasse più alte d'italia. Per questo rinegozierò il piano di rientro e opererò una rivoluzione, che assicuri la centralità della persona, l'eliminazione degli sprechi e non dei servizi, ma soprattutto l'integrazione tra pubblico e privato». Polverini ha parlato dell'istituzione di bonus bebè per le nascite, aiuti all'acquisto di libri scolastici, sostegno alle famiglie con disabili, aiuti alle famiglie svantaggiate e numerose, mutui agevolati per le giovani coppie. Sì anche a una legge per ridurre gli incidenti domestici.

Per Marzia Marzoli per appianare i conti della sanità si deve partire dal risparmio ed è necessario abbandonare la strada dei primari scelti dalla politica e non in base al merito. Attenzione alla centralità del cittadino, politiche attive per famiglia e lavoro. Spazio ai giovani e aiuti anche sul fronte dei mutui.

Fortemente polemica la Bonino sugli spazi tv. «Immagino che in questi ultimi giorni di campagna elettorale assisteremo all'occupazione totale della Rai nel Lazio da parte del premier e in altre regioni per arginare il trionfo della Lega. Berlusconi è un agitatore e un capopopolo e ha gli strumenti per farlo mentre le tribune elettorali vengono relegate, come quella di stamani, alle 9,20 del mattino. Assisteremo ad una occupazione delle tv manu militari di Berlusconi in persona».

E dopo il voto? La Polverini: «rimarrò ad occuparmi del Lazio, ma non credo di avere questo problema perchè vincerò le elezioni». Emma Bonino ha sottolineato che resterà in consiglio Regionale a occuparsi del Lazio anche in caso di sconfitta e nonostante sia vicepresidente del Senato: «Lo dice la legge - spiega la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio - chi si candida, vincente o non vincente, si deve assumere questa responsabilità anche restando all'opposizione. Ma spero di no. Lo dice la legge del Lazio, lo sapevo dall'inizio». (N.Co.)

22 marzo 2010
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