Cristian Oddono è un veronese di 40 anni. Dopo una laurea alla Bocconi va a lavorare a Londra. Analista finanziario di successo diventa uno che conta nella City. Ma questo non sembra bastargli.

È l'estate del 2004. C'è un bel sole quel giorno. Cristian si guarda attorno folgorato da ricordi d'infanzia, vorrebbe un gelato. Il desiderio si trasforma in idea d'impresa. Crea così la "Oddon's Gelati italaini". Una Ltd (che è l'equivalente di una Srl). Racconta agli amici italiani: «Ho creato l'azienda su internet, in mezz'ora, spendendo 50 sterline e con una sterlina di capitale». In tre giorni arrivano i documenti, il quarto giorno la gelateria è aperta.

Non solo, la Oddon's viene sostenuta dal Businesslink, un ente creato dal Governo britannico per sostenere le start-up, che gli ha offerto consulenza all'inizio e ogni sei mesi (come a tutte le giovani imprese) un business check-up, un contabile o un consulente legale. Tutto gratis.
A distanza di sei anni dall'apertura del primo negozio, la Oddon's conta 15 punti vendita. Nel 2007 vince il premio come migliore gelateria del Regno Unito. Ora pensa di quotarsi in Borsa e aprire altri negozi in giro per il mondo, ma in Italia no, conclude serafico il signor Oddono.

Il motto delle sue gelaterie è «la vita è troppo breve per mangiare un cattivo gelato». Così Oddono decide da subito di fare solo gelati e sorbetti artigianali, senza usare conservanti o coloranti, neanche quelli naturali, e senza ricorrere all'utilizzo di semilavorati pronti. Le bacche di vaniglia ad esempio arrivano dal Madagascar e non si usa la vanillina, i pistacchi sono di Bronte e non si usa la pasta iraniana.

Dice, il signor Oddono, che quando racconta ai suoi amici italiani di aver ricevuto in dieci giorni il rimborso dell'Iva per gli investimenti fatti, tutti saltano sulla sedia e laconicamente si chiedono perchè in italia tutto questo non sia possibile.

Questa storia è stata raccontata anche su Radio24

 

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