Se qualcuno volesse seguire l'esempio dell'imprenditore bresciano, che ha saldato il debito di alcune famiglie che non avevano pagato la mensa ai figli, non ha che l'imbarazzo della scelta. Da Nord a Sud la maggior parte dei Comuni italiani, anche di piccole dimensioni, lamentano l'aumento dei decreti ingiuntivi per le rette non pagate dai genitori. Le somme riguardano soprattutto i pullman e le mense scolastiche. Ma, in realtà, il fenomeno non sarebbe nuovo e le cifre da recuperare ogni anno sono di tutto rispetto ormai da qualche anno. Nella maggior parte dei casi, i genitori ignorano anche le lettere di sollecito delle scuole e dei Comuni, arrivando fino a frasi notificare il decreto ingiuntivo per il recupero del credito. In questo modo si ritarda il momento del pagamento, ma i costi inevitabilmente lievitano.
Almeno questo riferiscono gli impiegati che lavorano negli uffici legali dei Comuni (anche di piccole dimensioni), che negli ultimi anni sono stati costretti a fare i conti con la riscossione coatta dei crediti dei genitori morosi.
In Toscana ci sono Comuni con poco più di 20.000 abitanti in cui molte famiglie hanno deciso di tagliare anche sulle rette dei trasporti scolastici e le rette dei pullman comunali che non vengono pagate alla fine del mese. «All'inizio lasciavamo correre aspettando che i genitori pagassero spontaneamente – spiegano alcuni impiegati comunali – ma da qualche mese la situazione è diventata insostenibile, così abbiamo dovuto incaricare il nostro ufficio legale di agire coattivamente perché i genitori non pagano neppure dopo aver ricevuto le nostre lettere di richiamo».
La morosità nei pagamenti delle rette per la mensa a Milano è, invece, quasi stazionaria ormai da anni. In media sono oltre diecimila le famiglie che ogni anno non sono in regola col pagamento, soltanto nelle scuole del capoluogo lombardo. Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dalla Milano Ristorazione, nell'anno scolastico 2005/2006 le insolvenze erano state 10.142, nel 2006/2007 erano passate a 10.664 e nel 2007/2008 hanno sfiorato le 11.000 unità. Una percentuale che si aggira in media intorno al 5 per cento. Numeri che pesano sul bilancio del comune, costretto a fare i conti con insoluti che sfiorano i 3 milioni di euro ogni anno. Nelle scuole di Milano nel 2005/2006 le rette non pagate avevano raggiunto la somma complessiva di 2,38 milioni di euro, passati a 2,98 ml di euro nel 2008.
Le procedure esecutive, poi, sono spesso lente e seguono i tempi della giustizia dei singoli tribunali. Sempre a Milano sono ancora in corso i recuperi crediti relativi alle rette non pagate nel 2007/2008. La scorsa estate i decreti ingiuntivi depositati sono stati 12.799. La procedura esecutiva fino ad ora ha portato al recupero di un milione di euro, pari ad appena al 13% degli importi non pagati.