Avvocato e senatore, 54 anni, sarà la nuova presidente del Paese. Succede al marito Nestor Kirchner che ha risollevato il Paese dalla crisi economica.
BUENOS AIRES. Ha vinto lei, Cristina Fernandez de Kirchner, 54 anni, avvocato e senatrice. Sarà presidente dell'Argentina e succederà al marito Nestor Kirchner. Ieri sera, davanti a milioni di telespettatori, ha annunciato la sua vittoria dopo che gli exit poll avevano previsto per lei il 46% dei voti, molto più del 40% necessario per evitare il ballottaggio.
La legge prevede che con il 40% dei voti e dieci punti di differenza sul secondo ci si possa assicurare la presidenza. Il suo schieramento, Frente para la victoria, ha staccato di molto Elisa Carriò: la sua diretta competitor, non ha superato il 20% dei voti. Al terzo posto l'ex ministro dell'Economia Roberto Lavagna, attorno al 19 per cento.
Questo il risultato secondo gli exit poll, mentre i primi dati (quelli relativi a un numero ancora limitato di seggi scrutinati) sono stati resi noti solo a mezzanotte, ora argentina, le 4 italiane. «Abbiamo vinto ampiamente, forse con la maggior differenza tra la prima e la seconda forza politica» dal ritorno della democrazia in Argentina. Lo ha detto lei stessa, Cristina Fernandez Kirchner, nel suo primo commento dopo la vittoria. Secondo i dati riferiti all'11 per cento dei seggi, Cristina Fernandez Kirchner ha ottenuto il 32% dei voti, contro il 21% dell'ex ministro dell'economia Roberto Lavagna e il 18% dell'ex deputata Elisa Carriò.
Cristina è pronta a governare l'Argentina, raggiungendo così l'apice di una carriera politica iniziata nei primi anni '70: sempre accanto, mai all'ombra, del marito. Cristina ha dichiarato che «il cambio sarà che non ci sarà cambio» : in altre parole ha specificato che la linea politica sarà quella avviata dal marito che 4 anni ha ereditato un Paese in profonda crisi economico, politica e istituzionale e oggi è in forte ripresa economica. Soprattutto grazie all'alta quotazione delle materie prime e alla forte svalutazione del peso, l'Argentina, dal 2003 a oggi, a messo a segno tassi di crescita annui dell'economia compresi tra il 7% e il 9 per cento.
Avvocato e parlamentare, la "senadorà" da oggi capo dello Stato eletto è stata criticata dall'opposizione per aver fruito di un'abdicazione da parte del marito. Una vittoria annunciata, quella di Cristina che ha goduto, già nel ruolo di "primera dama", di grande popolarità presso l'elettorato.
Ieri sera in tv ha ribadito i suoi impegni presi in campagna elettorale: ridurre ancora la disoccupazione e la povertà.
Ma Cristina desta perplessità nella comunità economica, dove si teme che possa riprodurre un modello di governo troppo populista e soprattutto incapace di generare ricchezza che non venga dal semplice export di materie prime.
