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Si rompono i cavi, India ed Egitto senza Internet

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31 gennaio 2008

Internet in tilt, ieri, sulla dorsale che corre dal bacino sud del Mediterraneo fino al subcontinente indiano, con grave danno sulle connessioni online di mercati, imprese e cittadini.
La rottura di una serie di cavi sottomarini internazionali al largo di Alessandria d'Egitto, nelle acque del Mar Mediterraneo, ha infatti causato pesanti conseguenze a catena sui collegamenti internet con l'Egitto, l'India e alcuni Paesi del Golfo persico (Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Arabia Saudita).
In particolare, il ministero delle telecomunicazioni egiziano ha affermato che il 70 per cento della rete web del Paese è rimasta bloccata per tutto il giorno, mentre l'India ha reso noto di aver perso più della metà della sua larghezza di banda, impedendo a circa il 60 per cento degli utenti, imprese e clienti privati, di connettersi ai servizi internet.
Anche molti residenti dei Paesi del Golfo Persico hanno riferito di un rallentamento nelle connessioni in rete.
Sempre ieri, il colosso delle tlc statunitensi At&t ha comunicato che un cavo di proprietà del consorzio di cui fa parte, e che corre dalla Francia all'Egitto, è stato in parte danneggiato. Le stesse transazioni borsistiche, hanno spiegato i trader egiziani, hanno subìto notevoli rallentamenti e interruzioni durante la giornata.
Non solo Alessandria d'Egitto, però. L'agenzia di stampa russa Ria Novisti parla infatti di «un guasto che interessa un tratto del cavo a largo dell'isola di Taiwan. A essere penalizzati sono stati soprattutto i clientidell'operatore Reliance Communications ». Il che potrebbe far pensare che la rottura sia stata più di una, in attesa che le autorità facciano pienamente luce sulle interruzioni.
Le cause dell'improvviso "black out" sui cavi di condotta dati? Per ora è buio fitto. Il Cairo ha spiegato in serata di ignorare come i cavi siano stati tranciati o se la causa si debba rintracciare nelle pessime condizioni atmosferiche. Le forti tempeste registrate nella zona del Mar Rosso nei giorni scorsi avevano in effetti convinto le autorità egiziane a chiudere l'accesso nord del canale di Suez.
Nel frattempo, in India, uno dei Paesi più colpiti dal disguido, il presidente dell'Associazione dei provider, Rajesh Chharia, ieri sera ha spiegato che da questa notte sarebbe stato ripristinato un servizio parziale, sia pure di basso livello, ma che un pieno funzionamento nonsarà riattivato addirittura prima di 10/15 giorni.
Problemi analoghi in Egitto, dove potrebbero essere necessarie alcune settimane per ripristinare pienamente i collegamenti internet.
Quanto alle aziende italiane delocalizzate, o che hanno investimenti, stretti rapporti commerciali o gestioni informatiche nelle zone colpite dall'interruzione di rete (specialmente nel subcontinente indiano), per ora non si è a conoscenza di rallentamenti alle connessioni o di eventuali danni economici subiti.

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