Londra - Il disordine è grande sotto il cielo della musica britannica. L'acquisto di Emi da parte di Guy Hands, boss del fondo di private equity Terra Firma, ha creato un terremoto nella casa discografica con le defezioni di artisti come i Radiohead e la minaccia di Robbie Williams e Kylie Minogue di fare altrettanto. I Rolling Stones hanno da parte loro appena annunciato che il prossimo album lo faranno con Universal e poi ci penseranno, ma pare abbiano ormai imboccato la via del non ritorno. Hands vuole rivoluzionare il modo di fare musica cambiando completamente il vecchio modello dei top manager che ruotava essenzialmente attorno ai dischi, ai suuporti fisici.
Ora pare deciso, malgrado le critiche che gli stanno piovendo addosso da ogni direzione, a raddoppiare la posta con un'offerta per Chrysalis, la maggiore casa musicale inglese rimasta indipendente. L'offerta che si trova comunque in concorrenza con altre, valuterebbe Chrysalis 150 milioni di sterline pari a 200 milioni di euro. Chrysalis vanta nel proprio carnet leggende del rock e del pop come Jethro Tull, Procol Harum, Blondie, David Gray e parte delle opere di David Bowie. Chris Wright fondatore e animatore del gruppo da 40 anni avrebbe deciso di tirare i remi in barca e passare la mano. Chrysalis Records è un etichetta discografica creata nel 1969. Il nome è l'unione tra i nomi dei fondatori, Chris Wright e Terry Ellis.