Il cognome Gandhi ha contrassegnato la storia politica dell'India anche dopo la scomparsa del Mahatma: anzitutto con Indira Gandhi (primo ministro in due fasi, 1966-1977 e 1980-1984), poi con Rajiv Gandhi (premier dal 1984 al 1989) e infine con Sonia Gandhi (attuale presidente dell'Indian National Congress, il partito di maggioranza). Tra questi leaders e il "padre della patria", però, non c'è mai stata alcuna parentela: infatti Indira era nata col cognome Nehru (era figlia del Pandit Nehru, primo capo del governo dopo l'indipendenza) e aveva acquisito l'altro solo perché sposata a Feroze Gandhi, un giornalista omonimo del Mahatma per puro caso. Quanto a Rajiv, era figlio di Feroze e Indira. Infine Sonia, nata in provincia di Vicenza col cognome Maino, è indiana solo di adozione. Benché potentissima, la dinastia Nehru-Gandhi non ha avuto fortuna: Indira e Rajiv sono morti in seguito ad attentati, proprio come il Mahatma. A uccidere la prima fu un complotto dei ribelli sikh; il secondo fu vittima forse delle "Tigri", i separatisti tamil dello Sri Lanka.