Nonostante sia diventato un'icona, in realtà Gandhi inventò poco o nulla: infatti gran parte della sua filosofia era già presente nella cultura indiana da almeno 26 secoli. Il principio dell'ahimsha (non-violenza), per esempio, era stato enunciato da Mahavira (599-477?), un santone di sangue blu vissuto nell'antico regno di Magadha (nel Nord-est dell'India) e ritenuto il fondatore della religione jainista. Nato contemporaneamente al buddhismo ma assai meno diffuso (solo 10 milioni di adepti), il jainismo ha come simbolo sacro la svastica destrorsa, come "sacerdoti" 8.500 monaci di entrambi i sessi e come precetto principale il rispetto assoluto degli esseri viventi: uomini, animali, persino taluni vegetali. Tutti i fedeli jainisti sono dunque vegetariani; alcuni, particolarmente rigorosi, filtrano l'acqua potabile e girano con mascherine sul naso per evitare di uccidere inavvertitamente, bevendo o respirando, i microrganismi contenuti nelle bevande e nell'aria. Diffusa storicamente soprattutto nel Punjab, di recente questa religione-filosofia sta facendo proseliti negli Stati Uniti.