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Germania, per le banche pubbliche
è «crisi nazionale»

Dal nostro corrispondente Beda Romano

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20 febbraio 2008

FRANCOFORTE – Con una presa di posizione dai toni insolitamente allarmistici per un uomo politico tedesco, il ministro-presidente del Nord-Reno Vestfalia mercoledì 20 febbraio ha dichiarato che il sistema creditizio pubblico in Germania è uno stato di "crisi nazionale". Jürgen Rüttgers ha quindi chiesto al Governo federale di avere un "ruolo attivo" nella ristrutturazione delle banche statali. L'appello è giunto mentre le turbolenze finanziarie stanno colpendo in modo particolare gli istituti di credito regionali e le casse di risparmio. WestLB, SachsenLB e BayernLB hanno avuto in questi ultimi mesi problemi più o meno gravi: in alcuni casi oltre a svalutazioni elevate, le banche hanno avuto bisogno di denaro fresco per rimettere ordine nei conti.

"Gli eventi degli ultimi giorni – ha detto il democristiano Rüttgers – mostra che stiamo affrontando una crisi nazionale nel sistema delle Sparkassen e delle Landesbanken". E ha poi aggiunto: "Il Nord-Reno Vestfalia chiede ancora una volta al Governo federale di avere un ruolo attivo nella ristrutturazione del settore bancario pubblico". Con l'abolizione delle garanzie statali, voluta da Bruxelles nei primi anni del decennio, le banche pubbliche tedesche si sono lanciate in operazioni finanziarie temerarie, investendo anche in mutui americani subprime spesso attraverso veicoli societari esterni all'istituto di credito. La crisi di questi mesi ha scoperchiato situazioni a dir poco traballanti.

Le turbolenze finanziarie stanno modificando il panorama bancario tedesco. La Landesbank Baden-Württemberg (Lbbw) ha acquistato la SachsenLB. Helaba è in contatto con la WestLB per una possibile fusione, così come emerge con regolarità la voce di una possibile alleanza tra la BayernLB e la stessa Lbbw. Esponenti finanziari spiegano che il processo di consolidamento è ben avviato. E sono convinti che vi saranno cambiamenti anche più strutturali. Finora, numerose leggi regionali hanno impedito agli istituti di credito privati di scalare le banche pubbliche. Queste norme potrebbero presto essere modificate, complici le difficoltà finanziarie di Sparkassen e Landesbanken. La questione sembra di facile soluzione, ma in realtà dipende dalla volontà della classe politica di abbandonare la presa su tradizionali casseforti locali. Un incrocio pubblico-privato nel mondo bancario tedesco avrebbe il merito di consolidare un settore estremamente parcellizzato: nel 2006, la Germania aveva 2050 istituti di credito, rispetto agli 829 della Francia e agli 807 dell'Italia.

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