ILSOLE24ORE.COM > Notizie Mondo ARCHIVIO

In Bolivia nazionalizzata la compagnia di Telecom

di Roberto Da Rin

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
3 maggio 2008
La polizia boliviana davanti alla sede di Entel, controllata da Telecom (Foto Afp)

Ha scelto un giorno con un palese significato simbolico, il primo maggio, Dia del Trabajo, Festa dei lavoratori anche in Bolivia. E ha effettuato l'annuncio: «La compagnia telefonica boliviana Entel sarà nazionalizzata». Il presidente Evo Morales, tre giorni prima del referendum separatistico della ricca provincia di Santa Cruz de la Sierra, ha dichiarato che gli assetti azionari saranno modificati: Entel, principale azienda di telecomunicazioni del Paese e società partecipata al 50% più un'azione da Telecom Italia tramite la Eti (Euro Telecom International), sarà nazionalizzata. La polizia ha già occupato il quartier generale del gruppo.

Una mossa non inattesa, ma comunque a effetto. Si tratta infatti di una giocata al rialzo nella pericolosa partita a poker che le due Bolivie, quella povera e indigena di Evo Morales, concentrata a La Paz, e quella ricca e più occidentale di Santa Cruz, hanno avviato da almeno tre anni.
L'Autorità di controllo delle banche boliviane ha inoltre congelato i conti bancari di Entel sulla base di un presunto debito nei confronti del Servizio delle imposte nazionali (Sin). La presidente del Sin, Marlena Ardaya, ha quantificato il debito maturato da Entel nei confronti del fisco in 434 milioni di bolivianos (39 milioni di euro).
«Abbiamo provato a dialogare e a negoziare con Telecom - ha dichiarato Morales - ma la trattativa è fallita. Soprattutto per le promesse disattese e gli investimenti non effettuati da parte dell'impresa italiana». Il Governo boliviano aveva privatizzato Entel, cedendo la metà delle azioni alla società di allora, Stet, in cambio della promessa di investimenti per 448 milioni di euro. Ma già un anno fa Morales aveva reso pubblica l'intenzione di riportarla sotto il controllo statale.

Telecom più di un anno fa ha presentato una domanda di arbitraggio presso il l'Icsid, organismo della Banca mondiale mirato a dirimere le controversie internazionali in materia di investimenti. Ma la Bolivia ha abbandonato il tavolo delle trattative. E in quegli stessi mesi il Governo ha rastrellato tutte le azioni depositate presso organismi pensionistici privati, salendo al 47,5% di Entel.
La Paz ha già designato Joel Flores Arias come commissario straordinario di Entel. La designazione è stata firmata dal sovrintendente per le Telecomunicazioni, Jorge Nava, «per garantire la continuità dei servizi durante la transizione» che dovrebbe durare 90 giorni, periodo durante il quale il Governo e i responsabili di Telecom Italia negozieranno l'ammontare dell'indennizzo.

Il responsabile per la comunicazione di Entel, Eddy Luis Franco, ha dichiarato all'agenzia boliviana Erbol che per il momento la società non si pronuncerà sul tema della nazionalizzazione.
L'offensiva lanciata tre giorni fa da Morales ha interessato anche quattro imprese petrolifere: la società energetica boliviana acquisirà le azioni necessarie per raggiungere il 51% delle seguenti società: Chaco della britannica Bp, Transredes, gestita dall'inglese Ashmore e dalla anglo-olandese Shell e Andina, controllata dalla ispano argentina Repsol-Ypf. E infine rileverà in modo forzoso il 100% della società Clhb (Compagnia logistica di idrocarburi boliviani) di capitali tedesco-peruviani. Il ministro degli Idrocarburi, Carlos Villegas, ha comunicato gli importi pagati da Ypfb: 6,3 milioni di dollari a Repsol-Ypf, 4,8 per Chaco, 12,4 per Transredes.
Morales ha motivato la scelta con argomentazioni note: il recupero dei servizi di base come l'acqua potabile, la rete fognaria, l'elettricità e i telefoni «è strategico», trattandosi di «diritti umani fondamentali».

robertodarin@ilsole24ore.com


IL PIANO DI LA PAZ
Energia
Il piano di nazionalizzazione energetico è stato avviato dal presidente boliviano Morales il primo maggio 2006 con l'occupazione dei pozzi petroliferi. Due giorni fa Morales ha chiuso il cerchio dando disposizioni alla compagnia petrolifera boliviana Ypfb di prendere il controllo delle società Chaco, Transredes e Andina e per rilevare in modo forzoso il 100% della società Clhb, tutte a controllo straniero
Telecomunicazioni
Telecom ha preso il controllo di Entel nel 1996 pagando 610 milioni di dollari per poco più del 50% del pacchetto azionario, realizzando investimenti per 720 milioni di dollari. Un anno fa Morales ha annunciato l'interesse per rilevare l'impresa, senza però trovare un accordo sulla cifra di indennizzo. Telecom Italia ha presentato ricorso al Centro internazionale per la soluzione delle controversie sugli investimenti (Icsid)
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Scene dal Pacifico
La storia per immagini dei magazzini Harrods
Il giorno del mistero a Wall Street
Elezioni inglesi / Chi ha fatto centro? La vignetta di Stephff
Election day
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-