ILSOLE24ORE.COM > Notizie Mondo ARCHIVIO

Il testo del discorso di Barack Obama: «La fine di un viaggio storico, l'inizio di un altro»

Pagina: 1 2 3 4 di 4 pagina successiva
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
4 giugno 2008

«... PAGINA PRECEDENTE
Forse se andasse in Pennsylvania e incontrasse l'uomo che ha perso il suo lavoro ma non ha neanche i soldi per pagarsi la benzina per girare alla ricerca di un altro lavoro, capirebbe che non possiamo permetterci altri quattro anni di dipendenza dal petrolio dei dittatori. Quell'uomo ha bisogno che noi approviamo una politica energetica che insieme alle case automobilistiche migliori i parametri di efficienza energetica dei carburanti, e che faccia in modo che le grandi aziende paghino per l'inquinamento che producono, e che faccia in modo che le compagnie petrolifere investano i loro profitti da record in un futuro di energia pulita; una politica energetica che creerà milioni di nuovi posti di lavoro ben pagati e che non potrà essere delegata ad altri Paesi. Questo è il cambiamento di cui abbiamo bisogno.

E forse se avesse passato un po' di tempo nelle scuole della Carolina del Sud o di St. Paul, o dove ha parlato questa sera, a New Orleans, capirebbe che non possiamo permetterci di lesinare soldi per il programma per l'infanzia No Child Left Behind; che è un dovere verso i nostri figli investire nell'istruzione per la prima infanzia, reclutare un esercito di nuovi insegnanti e offrire loro una paga migliore e maggiore sostegno, decidere finalmente che in questa economia globale l'occasione di avere un'istruzione universitaria non dovrebbe essere un privilegio riservato a pochi ricchi, ma un diritto inalienabile di ogni americano. Questo è il cambiamento di cui abbiamo bisogno in America. È per questo che io corro per la presidenza.

L'altra parte verrà qui a settembre e offrirà una serie di politiche e di posizioni molto diverse, e questo è un dibattito che io aspetto con impazienza. È un dibattito che il popolo americano si merita. Ma quello che non si merita è un'altra elezione governata dalla paura, dalla diffamazione e dalla divisione. Quello che non sentirete da questa campagna o da questo partito è quel genere di politica che usa la religione come un elemento di divisione e il patriottismo come una clava, quella politica che vede i nostri avversari non come concorrenti da sfidare ma come nemici da demonizzare. Perché noi possiamo definirci Democratici e Repubblicani, ma siamo prima di tutto americani. Siamo sempre prima di tutto americani.

Nonostante quello che ha detto stasera l'ottimo senatore dell'Arizona, io ho visto molte volte, nei miei vent'anni di vita pubblica, persone di idee e opinioni differenti trovare un terreno d'incontro, e io stesso in molte occasioni ho creato questo terreno d'incontro. Ho camminato sottobraccio con leader di quartiere nel South Side di Chicago, e ho visto stemperarsi le tensioni tra neri, bianchi, e ispanici mentre lottavano insieme per avere un buon lavoro e una buona istruzione. Sono stato seduto a uno stesso tavolo con rappresentanti della magistratura e delle forze dell'ordine e sostenitori dei diritti umani per riformare un sistema della giustizia penale che ha mandato tredici innocenti nel braccio della morte. E ho lavorato insieme ad amici dell'altro partito per garantire un'assicurazione sanitaria a un maggior numero di bambini e uno sgravio fiscale a un maggior numero di famiglie di lavoratori; per frenare la proliferazione delle armi nucleari e per fare in modo che il popolo americano sappia dove vengono spesi i soldi delle sue tasse; e per ridurre l'influenza dei lobbisti che troppo spesso stabiliscono le priorità a Washington.

Nel nostro Paese, io ho scoperto che questa collaborazione non avviene perché siamo d'accordo su ogni cosa, ma perché dietro a tutte le etichette e false divisioni e categorie che ci definiscono, al di là di tutti i battibecchi e le schermaglie politiche a Washington, gli americani sono un popolo onesto, generoso, compassionevole, unito da sfide e speranze comuni. E in certi momenti, è a questa bontà di fondo che si fa appello per tornare a far grande questo Paese.
Così è stato per quel gruppo di patrioti riuniti in una sala a Filadelfia, che dichiararono la formazione di una più perfetta unione; e per tutti coloro che sui campi di battaglia di Gettysburg e di Antietam [luoghi di importanti battaglie della Guerra di secessione, ndt] si impegnarono fino allo spasimo per salvare quella stessa unione.

Così è stato per la più grande delle generazioni, che sconfisse la paura stessa e liberò un continente dalla tirannia facendo di questo Paese una terra di opportunità e prosperità senza limiti.
Così è stato per i lavoratori che hanno tenuto duro nei picchetti; per le donne che hanno infranto il soffitto di cristallo; per i bambini che sfidarono il ponte di Selma [allusione a un famoso episodio delle lotte per i diritti civili degli anni '60, ndt] per la causa della libertà.
Così è stato per ogni generazione che ha affrontato le sfide più grandi, contro ogni speranza, per lasciare ai loro figli un mondo che è migliore, più buono e più giusto.

E così dev'essere per noi.

America, questo è il nostro momento. Questa è il nostro tempo. Il tempo di voltare pagina rispetto alle politica del passato. Il tempo di apportare una nuova energia e nuove idee alle sfide che abbiamo di fronte. Il tempo di offrire una direzione nuova al Paese che amiamo.

  CONTINUA ...»

Pagina: 1 2 3 4 di 4 pagina successiva
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Scene dal Pacifico
La storia per immagini dei magazzini Harrods
Il giorno del mistero a Wall Street
Elezioni inglesi / Chi ha fatto centro? La vignetta di Stephff
Election day
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-