DOSSIER

 
 
 
G8, tre emergenze
sul tavolo dei grandi
 
HOME DEL DOSSIER
Cronaca

Berlusconi sul G8: «Mantenere la formula, ma con incontri regolari 8+5»

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
7 luglio 2008

Bisogna mantenere la formula attuale del G8 che riunisce «l'Occidente», tuttavia è altrettanto giusto fare delle riunioni regolari allargate ai 5 governi di India, Brasile, Cina, Sudafrica e Messico. È questa la posizione espressa dal presidente del Cosiglio Silvio Berlusconi nel corso di un incontro con la stampa. Sulla questione degli aiuti all'Africa «faremo la nostra parte: ci piacerebbe fare di più, ma abbiamo un debito al 106 per cento» ha proseguito Berlusconi.

Da parte del G8 c'è stata una «forte pressione» sugli stati africani affinchè «intervengano sullo Zimbabwe»: c'è stata anche l'ipotesi di «sanzioni pesanti», sostenuta da Paesi europei e dagli Usa, ma gli Stati africani ritengono che sia «pericoloso» percorrere questa strada, perchè ci potrebbe essere una «guerra civile» e che quindi sia meglio trovare un «accordo per la spartizione del potere» tra il presidente Mugabe e il suo «competitor». E «io sono sono d'accordo sul fatto che le sanzioni potrebbero vere effetti negativi» e che si debba trovare un compromesso. «Il dollaro debole non è voluto dagli Stati Uniti d'America il cui governo vorrebbe un rafforzamento della moneta, però questo rafforzamento alla fine non si è verificato, e siamo ancora con un dollaro debole e fa molto male a tutti i paesi poveri». Così il presidente del Consiglio nel corso di una conferenza stampa a margine del G8 in Giappone. «Paesi poveri - ha proseguito -, che sono fuori dal benessere, come i Paesi africani che si lamentano perché producono in dollari e acquistano beni europei in euro». Una situazione, ha concluso il presidente del Consiglio, «che li ha ulteriormente impoveriti e ha reso più difficoltosi i loro rapporti con l'Europa».

A causa dell'aumento dei prezzi e soprattutto del costo del petrolio «si calcola che più di 100 milioni di persone possano soffrire la fame nel mondo», questa «è la preoccupazione più grande se si pensa che il petrolio secondo alcuni può arrivare anche a 200 dollari al barile». Silvio Berlusconi ribadisce che al centro del G8 c'è il problema delle speculazioni che hanno portato all'aumento del petrolio «che esce dalla 'sabbià a un costo di 8 dollari per poi arrivare a cifre da capogiro». Il presidente del Consiglio invita la commissione Barroso a intervenire: «in passato si è occupata anche di cose minori, come gli asciugacapelli, e ora ha gli strumenti adatti per agire» con l'Antitrust, e insieme alle autorità americana e canadese.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-