Gastronomia. Il menù per i leader del G-8 prevede specialità dell'Hokkaido, grande isola nota in tutto il Giappone soprattutto per la bontà di certi prodotti ittici. Katsuhiko Nakamura, 64 anni, responsabile delle cucine del Windsor Hotel, guiderà una squadra di 50 cuochi arrivati da tutto il Paese. Dal dicembre scorso - quando è stato assunto al Windsor proprio in vista del summit - Nakamura, che ha "studiato" in Francia per lunghi anni, sta girando l'Hokkaido alla ricerca degli ingredienti più genuini. E ha cercato anche di sapere attraverso canali diplomatici o informali quali siano le preferenze, e soprattutto le idiosincrasie, dei Grandi.
Sicurezza. Il Windsor Hotel è stato scelto come sede del summit proprio perché isolato in cima a una collina, con una sola strada di accesso facilmente controllabile. Il Governo ha prenotato tutte le camere disponibili negli alberghi nel raggio di decine di chilometri già l'anno scorso: nessuna contestazione è possibile se non a distanze enormi. 21 mila poliziotti sono stati mobilitati in Hokkaido ed è stata imposta una "no-fly zone" in un raggio di 46 chilometri dall'hotel. Circa 20mila poliziotti sono stati mobilitati anche a Tokyo, per il timore di possibili atti terroristici (dopo quanto accadde a Londra durante l'ultimo vertice in Gran Bretagna). Mano pesante negli aeroporti, dove molte persone (anche giornalisti) sono stati fermate per lunghissime ore, e alcuni respinti.Vietato l'ingresso, per esempio, a una ventina di attivisti agricoli provenienti dalla Corea, Paese noto per generare "troublemakers". Quattro arresti sabato 5 luglio a Sapporo nel corso della manifestazione di protesta anti-G-8, ma altri arresti erano già avvenuti la settimana scorsa durante analoghe proteste a Tokyo.
Le spese - Il Governo ha pianificato una spesa di oltre 60 miliardi di yen per l'organizzazione del summit. La metà va per le misure di sicurezza, mentre 25,5 miliardi di yen sono in dotazione al Ministero degli esteri. Per il trasporto dei leader, ministero della Difesa e Guardia costiera spenderanno un miliardo di yen. Sono cifre ufficiose, preliminari e prudenziali, secondo le quali, in totale, questo vertice dovrebbe costare meno di quello del 2000 a Okinawa (quando il conto per i contribuenti giapponesi fu di 80 miliardi di yen). Non mancano però i mugugni per le spese considerate eccessive.
I media - Il Governo giapponese si è premurato di tenere a debita distanza non solo i potenziali contestatori, ma anche i giornalisti. Il centro stampa è stato allestito a Rusutsu, che si trova a circa mezz'ora di auto dal Windsor Hotel. È un edificio sorto in fretta (con qualche disavventura: una nevicata aveva fatto crollare strutture in costruzione), nell'area di parcheggio di un ampio complesso per il turismo invernale che ospita una parte dei giornalisti (molti altri dovranno alloggiare nella località montana di Niseko, a oltre un'ora dal Windsor Hotel). Il centro stampa è finalizzato a evidenziare le conquiste giapponesi nella tecnologia per l'efficienza energetica: non solo per l'area destinata a mostre e dimostrazioni, ma per i criteri di costruzione. Ci sono pannelli solari, pareti "verdi" e un condizionamento dell'aria che non utilizza energia elettrica, ma la neve stoccata in precedenza in un'area dell'edificio. Ma qualcuno si domanda se valeva la pena di spendere 5 miliardi di yen, e altri quattroper le infrastrutture di comunicazione - per un edificio che dopo il vertice sarà abbattuto.
