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Da oggi, si inasprisce drammaticamente il Grande Gioco per l'influenza nel Sud Caucaso. Tbilisi è una pedina importante per la presenza e iniziativa politico-militare ed economica Usa nella regione caspico-caucasica. E Mosca rischia di perdere terreno e faccia, se Tbilisi riesce a imporre la sovranità sull'Ossetia del Sud. D'altra parte, i suoi interessi e complessi rapporti internazionali non possono non tenerla lontana da un intervento diretto, militare. Nella dichiarazione di oggi, 8 agosto, il Ministero degli esteri russo condanna duramente l'intervento georgiano, ma sottolinea la necessità di "proseguire gli sforzi volti ad interrompere ulteriori spargimenti di sangue e il ritorno della situazione nell'Ossetia del sud nell'alveo della pace". Il rischio più grave, ora, è la prosecuzione e l'estensione del conflitto armato, dagli altissimi costi umani ed economici. Per questo il conflitto deve essere fermato al più presto: Usa e Ue hanno la forza politica per fermare Saakashvili. Rivelatosi un leader inaffidabile e avventuroso. Prima che sia tardi.