È di 68 morti il bilancio delle vittime del disastro aereo avvenuto nel Kirghizistan. I sopravvissuti sono ventidue. Un Boeing-737 della compagnia privata Itak-Air si era schiantato subito dopo il decollo dall'aeroporto Manas, a 30 chilometri da Bishkek, capitale della repubblica ex-sovietica del Kirghizistan. Tra le vittime vi sono dieci dei diciassette giocatori della nazionale giovanile di pallacanestro.
L'aereo era diretto a Mashhad, in Iran. «C'è stato un problema di pressurizzazione della cabina e il pilota ha chiesto di tornare indietro», ha detto un portavoce dell'aeroporto, ma mentre l'aereo virava ha perso quota e si è schiantato in una palla di fuoco su un campo coltivato del villaggio di Dzhangi-Dzher. Militari della coalizione antiterrrorismo impegnati in Afghanistan e di stanza nella vicina base americana hanno collaborato ai soccorsi con uomini e mezzi. A bordo dell'aereo c'erano 83 passeggeri, tra cui 51 stranieri, e sette membri dell'equipaggio. le vittime identificate 24 kirghizi, cinque iraniani, un turco, tre canadesi, tre kazaki e un cinese. Per molti altri sarà necessario ricorrere all'esame del Dna perchè i corpi sono completamente carbonizzati.
Non risultano esserci italiani nella lista dei passeggeri a bordo del Boeing 737 della Itek Air schiantatosi ieri subito dopo il decollo dall'aeroporto Manas di Bishkek, Kirghizistan. Lo riferiscono fonti della Farnesina.
L'Unità di crisi del Ministero degli Esteri si è attivata non appena appresa ieri la notizia dell'incidente aereo e si è tenuta in costante contatto con l'ambasciata italiana di Astana, Kazakhstan, che è competente per l'aerea.