NEW YORK – Dopo due mesi di ricerca, di dibattito interno, di interpretazione dei sondaggi, Barack Obama ha finalmente deciso: il suo compagno di corsa per la vicepresidenza sara' Joe Biden, 65 anni, il senatore del Delaware, il capo della Commissione Esteri al Senato, un insider a Washington con 30 anni di carriera politica alle spalle, un aristocratico bianco con profonde radici popolari. La scelta e' dunque chiara: Biden e' la risposta alla principale debolezza del candidato democratico, l'inesperienza. Soprattutto quella in politica estera nel momento in cui dalla Georgia al Pakistan, dall'Iran al Medio Oriente, il mondo e' in fiamme. E' stato anche lui un candidato presidenziale in queste primarie, ha appoggiato la guerra in Iraq e durante i primi dibattiti, ha accusato Obama di grande inesperienza, un attacco che e' gia' stato usata dalla campagna repubblicana:" Lui stesso defini' Obama come inesperto – ha dichiarato un portavoce di John McCain -… non possiamo che essere d'accordo con lui".
Ma per i democratici oggi e' giornata di festa, non di polemiche. La prima apparizione congiunta di Obama e il suo vice e' prevista per il pomeriggio, (20 ora italiana) a Springfield, la capitale dell'Illinois, lo stato del candidato afroamericano. Il senatore presentera' il suo "running mate" in un discorso sui gradini del Parlamento statale, dove ha mosso i suoi primi passi in politica attiva e dove, in una fredda giornata di inverno ha annunciato la sua storica candidatura. Da li', insieme, Obama e Biden partiranno insieme per un giro di quattro stati chiave, ancore molto, incerti il Wisconsin, l'Iowa, il Missouri e il Montana. Faranno dunque campagna attiva nel momento in cui la Convention democratica sara' gia' cominciata. Dal Montana arriveranno a Denver in Colorado, dove si terra' la Convetion, mercoledi' sera. Giovedi' Obama pronuncera' il discorso in cui accettera' la nomination del partito.
La scelta di Biden, 65 anni, ha una sua logica molto precisa. Come ha fatto altre volte in passato, Obama ha privilegiato gli aspetti razionali a quelli emotivi ed ha focalizzato la sua scelta su uomo che e' stato suo concorrente nelle primarie, ma che e' allo stesso tempo un suo ottimo amico al Senato e che ha fama di essere straordinariamente leale.
Joseph Robinette Biden e' un uomo bianco, capelli grigi, cattolico di origine irlandese, astemio, cresciuto in poverta' in una famiglia che conobbe l'agiatezza prima della sua nascita. La sua casa resta a Wilmington, in Delaware a un ora e mezza da Washington, dove, da vero pendolare, torna ogni sera in treno. Sul piano interno ha le caratteristiche ideali per far presa su un gruppo demografico centrale per il successo di Obama, quei democratici bianchi della classe operaia o delle zone rurali che lo considerano un elitista e che sono influenzati dalla questione razziale. Il padre di Biden era un giocatore di Polo e in gioventu' visse in grande agiatezza fino a quando non perdette tutto prima ancora della nascita del figlio. Il piccolo Joe e' cosi' cresciuto nei bassifondi di Wilmington, in Delaware un'esperienza di vita che ha rafforzato il suo legame con le classi piu' povere, con le loro difficolta', le loro aspirazioni e, soprattutto le loro possibilita', come nel suo caso, di realizzare il sogno americano. Nel 1972, ancora giovanissimo, appena trentenne e reduce dalla sua prima vittoria al Senato viene colpito da una tragedia: la moglie, Neilia Hunter, e i tre figli, sono in macchina quando vengono investiti da un'altra vettura guidata da un ubriaco. Neilia e la figlia restano uccise sul colpo. I due figli maschi sono gravemente feriti. Distrutto dal dolore, Biden voleva rinunciare. Lo convinsero a resistere. In una cerimonia che commosse l'America, giuro' per il suo incarico in ospedale, nella camera dei due figli sopravvissuti, immobilizzati nei loro lettini. Un episodio di compassione, eroismo e senso del dovere che segno' la sua vita e che riorganizzo' le sue priorita' etiche e umane. Uno di quei due ragazzi si sta preparando a partire per andare al fronte in Iraq. E i casi di partecipazione alla guerra per un figlio di un politico importante sono rarissimi. Nel 1979, Biden si e' risposato con Jill Tracy Jacobs, da cui ha avuto una figlia.
Le prime indiscrezioni sulla scelta di Biden sono giunte nelle prime ore dell'alba, dopo che Obama aveva chiamato gli esclusi, il governatore della Virginia, Tim Kaine e Evan Bayh senatore dell'Indiana per ringraziarli e chiedere il loro appoggio per le elezioni di novembre. Kaine, giovane, brillante, che appoggio' Obama fin dalle prime ore, gli porto' il suo stato nelle primarie contro Hillary Clinton. Nella lista ristretta c'erano anche Kathleen Sebelius, governatore del Kansas e Ted Strickland governatore dell'Ohio, un altro stato chiave. Hillary Clinton, si e' saputo, non e' mai stata considerata. Uno sgarbo che potrebbe non giovare all'unita' del partito.
L'annuncio formale per la scelta di Biden e' giunto nelle prime ore del mattino. La Cnn ha bruciato tutti sul tempo. Poi sono arrivati gli sms e le email dalla campagna di Obama a tutti i sostenitori:"Amico, ho una comunicazione importante…Joe Biden sara' il mio compagno di corsa…"