Sono state circa duecentomila le persone che hanno partecipato questa mattina alla messa celebrata da papa Benedetto XVI in occasione dei 150 anni delle apparizioni della Vergine a Bernardette Soubirous nella Prairie di Lourdes.
Una messa "poliglotta", celebrata in tutte le lingue comunemente usate nei santuari di Lourdes. Diverse parti del rito sono state celebrate in francese, italiano, spagnolo, inglese, tedesco e olandese, il "Credo" è stato cantato in latino, e le preghiere dei fedeli sono state pronunciate, tra l'altro, in francese, tamil, arabo, portoghese, polacco, cinese e nella lingua africana moré.
A concelebrare con il pontefice c'erano il vescovo di Tarbes e Lourdes, mons. Jacques Perrier, il Segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, insieme ai porporati francesi del seguito papale, card. Roger Etchegaray, card. Jean-Louis Tauran, card. Paul Poupard e a tutti i vescovi francesi, che questo pomeriggio incontreranno papa Ratzinger.
Da Lourdes, ha detto il pontefice nel corso dell'omelia, la missione della Chiesa «riceve un soffio nuovo», un nuovo «spirito missionario» sulla scia dei «grandi evangelizzatori del vostro Paese». Il messaggio della Vergine, secondo il papa, sta nel suo presentarsi «in una dipendenza totale da Dio» che «esprime in realtà un atteggiamento di piena libertà, fondata sul pieno rispetto della sua dignità». «Siete venuti in grande numero a compiere questo pellegrinaggio giubilare con me e ad affidare le vostre famiglie, i vostri parenti ed amici, e tutte le vostre intenzioni a Nostra Signora», ha detto ancora papa Ratzinger. «Gesù ha preso su di sé il peso di tutte le sofferenze e le ingiustizie della nostra umanità. Egli - ha concluso - ha portato le umiliazioni e le discriminazioni, le torture subite in tante regioni del mondo da innumerevoli nostri fratelli e nostre sorelle per amore di Cristo».