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Obama, staminali ed energia le prime leggi da rifare

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10 NOVEMBRE 2008


Mancano due mesi al trasloco alla Casa Bianca ma Barack Obama ha già pronta la lista delle leggi da rifare. Circa 200 provvedimenti, scrive il quotidiano Washington Post, che
possono venir smontati con semplici ordini esecutivi senza passare dal Congresso. Tutto quindi potrebbe avvenire poco tempo dopo il 20 gennaio, data dell'insediamento. In cima all'agenda abolire i limite alla ricerca sulle cellule staminali, clima, aborto.
Alla vigilia della visita di Obama allo Studio Ovale in programma lunedì, cominciano a emergere le linee d'azione con cui il presidente eletto intende smantellare otto anni di amministrazione Bush.

La priorità del nuovo leader americano è l'economia, ma i grandi interventi in questo settore richiedono tempo e la collaborazione del Congresso. Obama ha a disposizione fin dal primo giorno di lavoro l'arma degli ordini esecutivi per iniziare a disegnare la propria presidenza. Come i suoi predecessori, intende utilizzarla subito e a vasto raggio.

Staminali. John Podesta, a capo del team di trasizione, ha confermato che in cima alla lista c'è una delle prime decisioni di vasta portata della presidenza Bush: quella dell'agosto 2001 sulla limitazione del finanziamento federale nella ricerca sulle cellule staminali embrionali. Le restrizioni non sono mai state tradotte in legge e per questo risulterà facile, per Obama, mantenere con una semplice firma una promessa elettorale e rimuovere le barriere alzate da Bush a difesa degli embrioni che devono venir eliminati per ricavare le staminali.

Aborto. Un'altra iniziativa attesa da Obama, è sulla scia di uno dei primi gesti presidenziali compiuti da Bill Clinton quando entro per la prima volta alla Casa Bianca nel 1993. Clinton annullò restrizioni imposte da Ronald Reagan, che vietavano alle organizzazioni internazionali che ricevono fondi federali americani di proporre in altri Paesi l'aborto come metodo di pianificazione familiare. Bush reimpose le restrizioni annullate da Clinton e ora Obama dovrebbe tornare sulla linea clintoniana con un semplice ordine esecutivo.

Energia. Nell'elenco delle decisioni in arrivo, molte riguardano il settore energetico e la tutela del clima. Con gli ordini esecutivi, il nuovo presidente può bloccare le trivellazioni petrolifere ordinate
da Bush in Utah e dare il via libera a un piano della California (bloccato dall'attuale amministrazione) di rendere obbligatorio un taglio del 30% delle emissioni di anidride carbonica da parte dei veicoli tra il 2009 e il 2016. Obama potrebbe anche varare un Consiglio nazionale per l'energia alla Casa Bianca, questione considerata strategica al pari della sicurezza.


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