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Scontro Russia-Usa nello spazio
Collisione tra due satelliti

di Enrico Paglarini

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12 febbraio 2009


Prima o poi doveva capitare. Con circa 18 mila oggetti che ruotano attorno alla terra, tra cui circa 600 satelliti, il rischio di collisione nello spazio è sempre più elevato e non è la prima volta che un frammento o una parte di una vecchia astronave si scontrano in orbita.
La collisione avvenuta martedì (10 febbraio) è però la prima nella storia tra due satelliti orbitanti: l'Iridium 33 americano (parte di una costellazione di 66 per la telefonia satellitare) e il Kosmos-2251 russo non più in funzione dal 1995 dopo due soli anni di attività. L'impatto è avvenuto a 790 chilometri di altezza sulla Siberia del Nord è ha completamente distrutto i due oggetti provocando una nube di circa 600 detriti.
Ora gli esperti russi, quelli della NASA e dell'Aeronautica Militare USA tengono d'occhio la situazione per capire se i frammenti possano danneggiare i satelliti che percorrono la stessa orbita o la Stazione Spaziale Internazionale che ruota attorno alla terra. Ma poichè l'orbita della ISS passa a 350 chilometri di altezza non dovrebbe esserci alcun pericolo, almeno per ora: «i frammenti possono scendere a quest'altezza tra parecchi anni - ha spiegato all'agenzia di stampa Interfax, Mikhail Martirosov, del Centro di controllo russo per la navigazione spaziale e il supporto balistico - ma la reale minaccia diventerà chiara la prossima settimana, quando avremo nuove informazioni per calcolare la direzione della discesa dei frammenti».
Un'opinione in parte condivisa dagli esperti americani: per Nicholas Johnson, responsabile dell'osservazione dei detriti orbitanti al Johnson Space Center della NASA di Houston, «ci vorranno un paio di giorni per determinare con precisione il numero e l'orbita dei frammenti che si sono formati dalla collisione. E comunque poichè l'impatto fa schizzare i detriti ad alta velocità - spiega Johnson - è probabile che alcuni siano già arrivati all'altezza della ISS». In caso di imminente pericolo gli astronauti della Stazione dovranno effettuare una manovra per evitare di essere colpiti da una scheggia spaziale, una operazione già fatta in alcune occasioni in passato.
Gli Stati Uniti hanno in catalogo e tengono sotto osservazione circa 18 mila frammenti spaziali di almeno 10 centimetri di diametro mentre al di sotto di queste dimensioni la spazzatura che ruota ad alta velocità attorno alla terra sarebbe addirittura di oltre 600 mila pezzi: tra questi c'è anche un guanto abbandonato durante la passeggiata spaziale degli astronauti della Gemini 4 e la macchina fotografica persa da Michael Collins durante la missione della Gemini 10. Secondo uno studio della NASA dello scorso anno il 38% dei detriti è costituito da pezzi metallici, il 31% da carichi abbandonati, 17% da pezzi di vettori e il 13% da oggetti persi durante le passeggiate spaziali.
Per il primo incidente spaziale della storia tra due satelliti difficilmente ci sarà una constatazione amichevole e non ci saranno responsabilità perchè nello spazio «non esistono i controllori di volo - spiega Nicholas Johnson - e nemmeno esiste il diritto di precedenza. E poi non c'è modo di sapere cosa ti verrà contro». Per quanto riguarda la funzionalità del sistema di telefonia satellitare Iridium, la società spiega che nonostante l'evento di martedì sia un caso molto raro, la costellazione è progettata per porre rimedio in poco tempo ad una eventuale avaria di un satellite. Un evento questo non raro visto che dal 1997 e il 2002 sono stati lanciati 97 satelliti.

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