Il vescovo lefebvriano Richard Williamson dovrà ritrattare le sue dichiarazioni negazioniste della Shoah «per essere ammesso a funzioni episcopali nella Chiesa». Lo afferma una nota ufficiale della segreteria di Stato vaticana, diffusa oggi dalla sala stampa della Santa Sede, la quale afferma anche che «le posizioni di mons. Williamson sulla Shoah sono assolutamente inaccettabili e fermamente rifiutate» da Benedetto XVI. La Segreteria di Stato chiarisce anche che il Papa non sarebbe stato al corrente delle dichiarazioni negazioniste del vescovo Williamson, nel momento della remissione della scomunica ai vescovi tradizionalisti ordinati illecitamente da mons. Marcel Lefebvre nel 1988 e riuniti nella Fraternità San Pio X. Lo scioglimento dalla scomunica, sottolinea inoltre la nota, non ha cambiato la situazione giuridica della Fraternità che, al momento attuale, «non gode di alcun riconoscimento canonico nella Chiesa Cattolica». La segreteria di Stato afferma inoltre che per un futuro riconoscimento della Fraternità San Pio X è condizione indispensabile il pieno riconoscimento del Concilio Vaticano II e del magistero dei Papi Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e dello stesso Benedetto XVI. (M. Do.)