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Israele conferma: a maggio
il Papa in Terra Santa

di Carlo Marroni

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15 febbraio 2009


CITTA' DEL VATICANO - Crisi risolta (almeno per ora) tra Vaticano e Israele. Il premier del governo di Gerusalemme Ehud Olmert ha confermato oggi la visita a maggio in Israele di papa Benedetto XVI, che era ritenuta improbabile, se non del tutto esclusa, dopo lo scontro sulle dichiarazioni negazioniste del vescovo lefebvriano a cui il Papa aveva revocato la ventennale scomunica.
"A maggio ci sarà una visita importante, quella di Benedetto XVI", ha dichiarato alla stampa Olmert poco prima della riunione settimanale del gabinetto. "Il presidente Shimon Peres l'accompagnerà durante tutto il suo soggiorno, che sarà organizzato dall'ufficio del primo ministro".

Quella di Olmert – che all'epoca non sarà più primo ministro, anche se la costituzione di un nuovo governo israeliano è molto difficile visto l'esito elettorale - è la prima conferma ufficiale del viaggio di Benedetto XVI che arriva da Israele, segnando così un ulteriore successo politico della Santa Sede, impegnata negli ultimi giorni in Italia sul delicatissimo caso Eluana (e segnando anche in quel caso un punto importante, visto l'arrivo di una legge gradita alle gerarchie).
Giovedì scorso era stato il Papa in persona, durante un incontro con una delegazione di presidenti delle maggiori organizzazioni ebraiche americane, ad annunciare la visita: "Sto preparando la visita in Israele, terra sacra per i cristiani e per gli ebrei", aveva detto il Pontefice, senza però precisare la data.
In quella stessa occasione, per mettere definitivamente la parola fine alle polemiche successive alla revoca della scomunica ai quattro vescovi lefebvriani e alle dichiarazioni del vescovo Richard Williamson che ha negato l'esistenza delle camere a gas nei lager nazisti, Benedetto XVI ha usato parole di condanna della Shoah, definendola "un crimine contro Dio e l'umanità". Il Papa ha anche definito "inaccettabile e intollerabile" la posizione di chi, tra gli uomini di Chiesa, la nega o la minimizza, con un chiaro riferimento proprio a Williamson.
Sabato è stato il direttore della sala stampa della Santa Sede e direttore della 'Radio Vaticana', padre Federico Lombardi, a definire la decisione del Papa, "una decisione coraggiosa".

Dubbi sulla fattibilità del viaggio erano emersi durante l'attacco israeliano a Gaza, duramente e ripetutamente criticato dal Vaticano, mentre sullo sfondo resta la questione della beatificazione di Pio XII, il Papa criticato ancora dal mondo ebraico per i presunti silenzi sulle persecuzioni naziste (al centro della polemica c'è la didascalia sotto la foto di Papa Pacelli al Museo dell'Olocausto dello Yad Vashem a Gerusalemme). In questo caso il Vaticano - che pure ha più volte rivendicato come fatto interno alla Chiesa la decisione sulla beatificazione - sembra aver scelto la via del 'discreto' rinvio a dopo il viaggio, a cui Benedetto XVI tiene moltissimo

Il programma della visita

Secondo le indiscrezioni che circolano da tempo, il viaggio dovrebbe tenersi dall'8 al 15 maggio.
Com'era accaduto per lo storico pellegrinaggio di Giovanni Paolo II nel 2000, la visita papale inizierà da Amman, in Giordania, mentre il giorno successivo il Papa entrerà nell'antica basilica dedicata a Mosè sul monte Nebo e si affaccerà dal parapetto che permette di vedere dall'alto la Terra Promessa. Successivamente il Papa entrerà per la seconda volta in una moschea, dopo la visita alla moschea Blu di Istanbul, nel novembre 2006. Il 10 maggio è prevista la celebrazione della messa per la comunità cattolica nello stadio di Amman, seguita dalla visita al sito del battesimo di Gesù sul fiume Giordano. L'11 maggio da Amman il Pontefice volerà a Tel Aviv. Quel pomeriggio, dopo l'incontro con il presidente di Israele, Ratzinger andrà nel museo di Yad Vashem.

Martedì 12 maggio, Benedetto XVI incontrerà il Gran Mufti di Gerusalemme, poi sosterà davanti al Muro del Pianto, quindi visiterà il Cenacolo (rivendicato dai francescani della Custodia e che rappresenta uno dei capitoli della trattativa tra i due stati che va avanti dal 1993) e incontrerà i due Gran Rabbini d'Israele. Una messa all'aperto è prevista nella Josafat Valley, sotto l'Orto degli Ulivi. Il 13 maggio sarà la giornata dedicata all'Autorità palestinese: Benedetto XVI giungerà in elicottero nei Territori, incontrerà Abu Mazen, quindi celebrerà la messa nella piazza della Mangiatoia a Betlemme, come fece Giovanni Paolo II. E nel pomeriggio visiterà un campo profughi palestinese. Il penultimo giorno del viaggio, giovedì 14 maggio, sarà dedicato alla Galilea. Il Papa arriverà a Nazareth e celebrerà la messa al Monte del Precipizio. La mattina del 15 maggio, qualche ora prima di ripartire per Roma, Ratzinger entrerà nella basilica del Santo Sepolcro.

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