La segretaria di Stato americana, Hillary Clinton, ha lanciato in nottata un duro
monito alla Corea del Nord, avvertendo che il lancio di un missile balistico sarebbe visto da Washington come «una provocazione» che viola le risoluzioni Onu «e comporterebbe onseguenze».La dichiarazione di Hillary Clinton, che si trova in visita ufficiale in Messico, è la prima reazione di un alto esponente Usa alla notizia che la Corea del Nord avrebbe piazzato un missile a lunga gittata Taepodong-2 su una rampa di lancio per effettuare un test sperimentale. La notizia è stata diffusa dall'agenzia giapponese Kyodo ed è stata confermata da fonti americane. «Abbiamo già messo in chiaro che la Corea del Nord pagherà un prezzo se proseguirà su questa via e ci saranno delle conseguenze sui colloqui a sei, che preferiremmo invece riattivare e far avanzare il più rapidamente possibile » ha
detto la segretaria di Stato in una conferenza stampa a Città del Messico. «Qualsiasi sia il suo scopo, questo gesto provocatorio non passerà inosservato. A nostro avviso viola la risoluzione 1718 del Consiglio di sicurezza. Noi intendiamo portare questa violazione davanti alle Nazioni Unite se dovesse andare oltre», ha avvertito.
La Corea del Nord ha anticipato nelle scorse settimane la volontà di procedere al lancio di un satellite sperimentale per le telecomunicazioni tra il 4 e l'8 aprile prossimi, mentre i servizi di intelligence, in particolare di Usa e Corea del Sud, ritengono che si tratti di un test di missile a lunga gittata. Secondo il quotidiano Nikkei, il primo ministro giapponese Taro Aso è pronto a ordinarne l'abbattimento.Il governo giapponese deciderà nell'arco di un paio di giorni, se rendere operativo o meno l'ordine nel caso in cui la Corea del Nord decida di procedere con il lancio, ha scritto il giornale.