Papa Benedetto XVI, nella seconda giornata di visita in Angola, ha esortato la Chiesa cattolica africana a non fare compromessi con le superstizioni locali del continente ed anzi ad opporsi con decisione alla stregoneria e agli spiritismi, credenze che talvolta - ha denunciato - comportano persino sacrifici umani.
Nella parrocchia di Sao Paulo a Luanda, Ratzinger ha incontrato il clero e i laici cattolici, migliaia di persone tra vescovi, preti, suore, movimenti religiosi, in parte rimasti fuori, nel piazzale antistante.
La sala stampa vaticana ha diffuso questa mattina la notizia ufficiale: la nascita di una nuova diocesi a Namibe, e la nomina del vescovo che la guiderà padre Mateus Feliciano Tomas, come Benedetto XVI aveva annunciato ieri sera.
Intanto il portavoce Vaticano, padre Federico Lombardi precisa che nel discorso fatto ieri a Luanda, «il Papa si è espresso contro i programmi di salute riproduttiva che diffondono ampiamente l'aborto come mezzo di controllo delle nascite». Padre Lombardi ha sottolineato che la Chiesa preferisce parlare di «aborto indiretto» (più che terapeutico) e ciò è moralmente accettabile solo quando ci sono gravissimi pericoli di vita per la madre e non per altri motivi.
Il portavoce vaticano ha anche aggiunto che la «valutazione morale» può essere differente da caso a caso, come è la discussione in corso sulla bambina brasiliana stuprata. Su questo argomento, Lombardi ha fatto proprie le considerazioni di Monsignor Rino Fisichella che, nei giorni scorsi in un articolo sull'Osservatore Romano, si era lamentato che la scomunica emessa dal vescovo di Recife era stata dichiarata con «troppa fretta»