TOKYO - Non sanno parlare inglese né francese ma sono tre nuovi ambasciatori del Giappone: Shizuka Fujioka, Misako Aoki e Yu Kimura _ 55 anni dichiarati in tre _ sono state nominate dal Ministero degli Esteri come "Kawaii Ambassadors", ossia portavoci ufficiali della cultura pop delle "carinerie" che dal Sol Levante si è diffusa nel mondo. Hanno ricevuto oggi l'investitura negli austeri ufficio del ministero a Kasumigaseki, con un alto funzionario che spiegava alla stampa internazionale: "Al fine di promuovere comprensione e fiducia nel Giappone, il Ministero degli Affari Esteri sta ora pianificando di fare un utilizzo piu' attivo della cultura pop giapponese, che sta registrando una popolarità molto alta tra i giovani nel mondo, in aggiunta alla arti e cultura tradizionali finora impiegate a tale scopo". Di qui la nomina di tre ambasciatrici del "kawaii", ossia di "Trend Comunicator of Japanese Pop Culture", che condurranno attività di pubbliche relazioni per il Paese intervenendo all'estero ad eventi culturali promossi o appoggiati dalle ambasciate o dalla Japan Foundation. Si sente un po' influenza del premier Taro Aso _ ex ministro degli esteri _ che ha costruito una parte della sua immagine pubblica come dichiarato e appassionato cultore dei "manga" (fumetti). Manga, "anime" (cartoni animati giapponesi), moda giovanile di strada, fissazioni locali tendenti al "fetish": anche questo è "soft power" che il governo vuole coltivare. Yu Kimura è la cantante della band "Peep 4U" e rappresenterà nel mondo lo "stile Harajuku", dal nome del quartiere nei pressi di Shibuya che esalta le tendenze giovanili più creative. Alla richiesta dell'età, si schermisce e dice di essere "eternamente 18enne": comunque, come le altre due, dimostra 15 anni o giù di lì. Sogna di avere in futuro un negozio tutto per sé dove presentare abiti-costumi da lei disegnati. Misako Aoki, modella di riviste come Kera, Kera Maniacs, Gothic & Lolita Bible, è diventata famosa con il film Shimotsuma Monogatari (Kamikaze Girls): è presentata nella scheda del ministero come "figura carismatica nei circoli di moda Lolita che attira ragazze di tutto il mondo, e ha avuto un grande successo alla Japan Expo 2008 di Parigi". In conferenza stampa, ammette che nella vita normale fa l'infermiera. Shizuka Fujioka, invece, è il prototipo di una vera fissazione giapponese, la ragazzina in uniforme scolastica, "uno stile che sta diventato popolare su scala globale". E' consulente di CONOmi, un negozio che vende uniformi di scolarette, e ha esperienze di attrice. Tutte e tre saranno alla Japan Festa di Bangkok a fine mese e alla Japan Expo di Parigi a inizio luglio. Il direttore degli scambi culturali del ministero, Tsutomo Nakagawa, non esclude che possano venire a Roma a ottobre al festival del fumetto (Romics): in ogni caso, gli organizzatori di eventi che siano interessati possono contattare la locale ambasciata nipponica. Se qualcuno, poco informato delle tendenze giovanili, può esprimere perplessita`, il consulente del ministero Takamasa Sakurai ha una risposta pronta: "Neanche noi ce lo aspettavamo: l'ultima volta, a Barcellona, hanno salutato la cultura pop giapponese come simbolo ed esempio di libertà". Libertà e creatività fino all'eccesso: tradizionalmente non erano concetti con cui fare una associazione mentale con il Giappone. Ora sì. Con il sigillo ufficiale delle autorità nipponiche.