Si sono spente per l'Earth Hour, iniziativa promossa dal Wwf, anche le mille luci di New York, all'1:30 ora italiana, 20:30 locale. Buio, dunque, nei teatri di Broadway, sull'Empire State Building, sul grattacielo della Chrysler, sul Ponte di Brooklyn e a Manhattan.
Spente anche le insegne luminose giganti di Times Square, nonché il palazzo di vetro dell'Onu. «E' un buon modo di ricordare che il destino è nelle nostre mani», ha dichiarato il sindaco della Grande Mela, Michael Bloomberg.
Iniziata con le isole Chatman in Nuova Zelanda, proseguita con Sydney, Melbourne, il London eye, la Tour Eiffel a Parigi, lo Stadio Nido d'uccello di Pechino, le Torri Petronas di Kuala Lumpir, l'ora di buio mondiale è arrivata in Italia tra le 20.30 e le 21.30 di ieri sera. Da qui ha proseguito la sua cavalcata con l'Empire State Building di New York, la Sagrada Familia di Barcellona, il Golden Gate di San Francisco, per concludersi a Las Vegas.
Quasi 3000 le città nel mondo hanno aderito all'iniziativa del Wwf, tra queste 66 capitali e nove delle dieci metropoli più popolate al mondo, 25 le fasce orarie attraversate dall'ora di buio. Un segnale fortissimo, sottolinea il Wwf, contro il riscaldamento globale, lanciato proprio durante l'anno mondiale del clima.
Oltre allo spegnimento Colosseo, il secondo evento spettacolare per l'Italia è stato organizzato a Venezia, con una fiaccolata sulle gondole che passeranno sotto il Ponte di Rialto rimasto al buio. Oltre a questi due monumenti, lungo tutta la penisola sono rimaste senza luce per un'ora anche, tra gli altri, la Basilica di San Pietro, la Torre di Pisa, la Valle dei Templi di Agrigento, la Reggia di Caserta.