Forte appello di Benedetto XVI a politici e imprenditori "affinchè con il concorso di tutti si possa far fronte a questo delicato momento" dando "priorità ai lavoratori e alle loro famiglie". Al termine della preghiera dell'Angelus, in una piazza San Pietro gremita, il Papa volge il pensiero alla crisi economica e pensa soprattutto ai lavoratori.
"Mi associo ai vescovi e alle rispettive chiese locali nell'esprimere vicinanza alle famiglie interessate dal problema - dice il Papa - e le affido nella preghiera alla protezione di Maria Santissima e di San Giuseppe, patrono dei lavoratori".
Infine, il Papa esprime il proprio «incoraggiamento alle autorità sia politiche che civili, come anche agli imprenditori, affinché con il concorso di tutti si possa far fronte a questo delicato momento. C'è bisogno, infatti, di comune e forte impegno, ricordando che la priorità va data ai lavoratori e alle loro famiglie».
Il Papa prega per i lavoratori dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, «venuti a manifestare la loro preoccupazione per il futuro di quella fabbrica e delle migliaia di persone che, direttamente o indirettamente, dipendono da essa per il loro lavoro». Al termine della recita dell'Angelus, davanti a una folla riunita in piazza San Pietro, Benedetto XVI ha espresso la propria vicinanza ai lavoratori che vivono un periodo delicato, soprattutto quelli della Fiat.
«Penso anche ad altre situazioni ugualmente difficili - ha aggiunto - come quelle che stanno affliggendo i territori del Sulcis-Iglesiente, in Sardegna, di Prato in Toscana e di altri centri in Italia e altrove».