Ci sarà un accordo solo se sarà condiviso ed equilibrato, basato su presupposti autenticamente scientifici, e se contemplerà sussidi alla ricerca per la tecnologia pulita. Sono queste le linee guida della presidenza del G8 Ambiente da parte del ministro Stefania Prestigiacomo, in corso a Siracusa. «Pensare al mondo che lasceremo tutti alle nuove generazioni»: uno slogan fatto proprio da ministro e mutuato dall'Earth Day, del quale oggi si celebra il quarantesimo anniversario. Secondo il ministro Prestigiacomo l'ingrediente assolutamente necessario per il raggiungimento di un accordo a dicembre a Copenaghen sul dopo Kyoto è «la consapevolezza che tutti devono contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e la disponibilità a farlo». In questo processo, spiega il ministro Prestigiacomo, la leadership dei Paesi industrializzati è fondamentale «in termini di sforzi di riduzione», di supporto finanziario allo sviluppo, di diffusione di tecnologie a basso contenuto di carbonio. Il ministro dice di sapere che «la discussione sui cambiamenti climatici e sulle tecnologie non può ignorare il contesto dell'attuale crisi economica e finanziaria» e per questo auspica «investimenti in ricerca e sviluppo, incentivi fiscali e sussidi, finanziamenti» per le tecnologie pulite. Un supporto concreto, continua il ministro, viene anche della nuova linea degli Stati Uniti: «Siamo tutti incoraggiati dalla nuova posizione degli Usa assunta da Obama: è un segnale importante sui temi dell'ambiente e della tecnologia».