Davanti a una immensa platea a cielo aperto, il presidente americano Barack Obama ha promesso di guidare il mondo verso un futuro senza nucleare. Un futuro in cui città come Praga, cornice del suo discorso di oggi, o anche Parigi o Tel Aviv o Mumbai, non rischieranno più di essere cancellate dalle armi nucleari con tutto il patrimonio umano e storico che si portano dietro.
"Onoriamo il nostro passato andando verso un futuro migliore", ha esortato il presidente, citando in ceco la Rivoluzione di velluto e commuovendo più di una delle 30.000 persone accorse ad ascoltarlo nel ricordare come la nazione sia uscita pacificamente dal comunismo. La minaccia del nucleare "riguarda tutti, ovunque", ha spiegato Obama, parlando del lancio, da parte della Corea del Nord, di un missile a lungo raggio che teoricamente poteva contenere una testata nucleare. Nell'ultimo giorno della sua visita in Europa, Obama ha presentato il suo grande progetto: riduzione delle scorte, interruzione completa delle sperimentazioni e lotta contro la proliferazione. Un modo, per gli Stati Uniti, di dare l'esempio nella speranza che l'Iran o la Corea del Nord si convincano prima o poi a rinunciare ai loro programmi di riarmo nucleare. "Oggi sottolineo chiaramente e con convinzione l'impegno degli Stati Uniti e il loro desiderio di operare a favore della pace e della sicurezza di un mondo senza armi nucleari", ha annunciato. Specificando che la sua amministrazione lotterà "con determinazione" a favore di una ratifica da parte del Senato americano del trattato di interdizione completa dei test nucleari, il Ctbt (Comprehensive test ban treaty).
"Un mondo senza armi nucleari" non è obiettivo che si possa raggiungere subito, ha detto Obama schioccando le dita, "e forse neanche in una vita", ma gli Usa hanno la "responsabilità morale" di fare passi avanti da subito. Ma il presidente ha chiarito che non consentirà che l'America diventi più vulnerabile e ha evidenziato che l'abbandono delle armi nucleari dev'essere un'impresa globale. "Non fraintendete: fino a quando queste armi esisteranno, manterremo un arsenale sicuro per fare da deterrente contro qualunque avversario e garantire questa difesa ai nostri alleati", ha spiegato.
