Tre manifestazioni, due raid della polizia, un grattacielo scalato dall'Uomo Ragno francese e 32 arresti: è questo il bilancio delle proteste anti-G20 di oggi a Londra, in una giornata decisamente più tranquilla rispetto a quella di ieri, quando si sono verificati la maggior parte degli episodi violenti.
La manifestazione annunciata dai gruppi pacifisti fuori dal centro congressi Excel, dove ha avuto luogo il vertice, ha attratto una folla di alcune centinaia di persone «rumorose ma tranquille» secondo quanto riferito dalla Bbc. Tra i presenti anche Paolo Ferrero, segretario del Prc che ha affermato: «Siamo pronti a ricostruire il movimento no global in largo anche per il G8 in Italia».
Più carica di rabbia è stata invece una manifestazione decisa nella notte in seguito alla morte di un uomo durante la protesta di ieri. Circa 400 dimostranti si sono dati appuntamento davanti alla Banca d'Inghilterra e hanno deposto mazzi di fiori a St Michael's Alley, il vicolo dove l'uomo - Ian Tomlinson un giornalaio di 47 anni che vive nella City e stava tornando a casa dal lavoro - si è accasciato a terra colpito da un malore.
Sebbene non sembra che vi sia nulla di sospetto riguardo alla morte dell'uomo e la commissione d'indagine indipendente della polizia abbia aperto un'inchiesta a riguardo, molti dei manifestanti di oggi - ancora ignari dell'identità dell'uomo e di dove abitasse - non erano convinti della versione fornita da Scotland Yard. Ad infiammare gli animi è stato soprattutto il modo in cui la polizia ha trattenuto per ore i manifestanti tra i cordoni. «Siamo stati tenuti in condizioni di grande disagio - ha detto all'Ansa una ragazza presente oggi - non potevamo muoverci e molti sono stati picchiati o spinti dai poliziotti. Queste cose non dovrebbero succedere all'interno di un cordone della polizia». Alcuni ragazzi arrivati oggi fuori dalla Banca d'Inghilterra avevano ancora le ferite e i segni delle collisioni di ieri. La manifestazione è terminata intorno alle 17.00 dopo qualche schermaglia e alcuni arresti tra un centinaio dei dimostranti più facinorosi, rimasti fino all'ultimo.
Breve e pacifica è stata invece un'altra manifestazione tenutasi in mattinata sempre nella City, quando un piccolo gruppo di manifestanti ha assediato il London Stock Exchange, il palazzo della borsa: gli attivisti hanno portato con sè un Monopoli gigante ed enormi cesti pieni di soldi finti.
Poco dopo, verso mezzogiorno, è stata la volta di Alain Robert, l'Uomo Ragno francese specializzato in scalate illegali, senza protezione, di famosi edifici in tutto il mondo. Il 46enne ha scalato parte del grattacielo dei Lloyd's, ha srotolato uno striscione ed è ridisceso.
Grande prominenza sui notiziari britannici è stata data infine ai raid in uno squat ed in un centro sociale nell'est di Londra dove soggiornavano e si sono organizzati molti dei manifestanti. La polizia - che tramite le foto e i filmati di ieri sta cercando di identificare i responsabili degli episodi violenti di ieri - ha fatto irruzione nei due edifici intorno a mezzogiorno. Gli attivisti presenti, tra i quali si trovava anche un giornalista italiano, Paolo Gerbaudo, hanno raccontato di essere stati picchiati e tenuti ammanettati per quasi due ore. La polizia non ha trovato nessuno dei violenti protagonisti degli episodi di ieri, ma ha compiuto quattro arresti.
Smentita, in serata, direttamente da Scotland Yard la notizia, riportata dal quotidiano gratuito The London Paper, secondo la quale il comandante di polizia Simon O'Brien, responsabile del controllo delle proteste, avrebbe detto che a causare i disordini di ieri - dall'irruzione alla Royal Bank of Scotland agli scontri con la polizia - sarebbero stati degli anarchici italiani.
