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Dalla California al Giappone, occhio alle norme antisismiche

di Elysa Fazzino

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8 APRILE 2009
UNIFORME BUILDING CODE
FEMA - U.S. Department of Homeland Security
MCEER - Earthquake Engineering to Extreme Events

Quando il 17 ottobre 1989 il terremoto di Loma Prieta di magnitudo 7,1 colpì le Santa Cruz Mountains, nella California centrale, a un centinaio di chilometri di distanza, a San Francisco, la Transamerica Pyramid tremò per più di un minuto. L'ultimo piano del grattacielo di 49 piani oscillò da una parte all'altra per più di trenta centimetri. Ma nessuno si ferì gravemente e il grattacielo non fu danneggiato. Era stato progettato per resistere a terremoti anche più violenti e il progetto funzionò.
Negli Stati Uniti, a ogni terremoto gli scienziati della US Geological Survey (Usgs) monitorano la reazione di edifici e strutture. Le osservazioni fatte sulle strutture crollate o danneggiate spesso hanno portato a rivedere e migliorare le norme di costruzione, racchiuse nello Uniform Building Code, un insieme di standard applicato in molti stati.
Per esempio, in un terremoto di magnitudo 6,2 che nel 1984 colpì Morgan Hill, in California, gli strumenti di monitoraggio del campus del West Valley College, poco lontano, rivelarono che una palestra aveva il tetto così flessibile che l'edificio sarebbe stato gravemente danneggiato da un terremoto più forte o più vicino. Lo Uniform Building Code è stato in seguito rivisto per ridurre la flessibilità di questo tipo di tetti. In California, sono usati il California Building Code e, nell'area di San Francisco, il San Francisco Building Code, incorporati nelle norme generali.
Sul fronte dell'informazione e della prevenzione, la Usgs fornisce sul suo sito notizie utili sui terremoti a cittadini, studenti, insegnanti e programmi per bambini.
"Sette passi per la sicurezza terremoto" è il breviario elaborato dal Southern California Earthquake Center per preparare i californiani a superare l'eventuale catastrofe.
Oltre alla raccomandazione di farsi il proprio kit di sopravvivenza – buono per ogni disastro, dal terremoto all'attacco terroristico – c'è il consiglio di verificare se la propria casa è sicura. Sia i proprietari che gli affittuari sono incoraggiati a realizzare interventi di rafforzamento strutturale della propria casa: il sito elenca i problemi più comuni e indica come risolverli. Per esempio, le fondamenta deboli, i muri di cemento o mattoni non ancorati al tetto o al pavimento.
In California, la California Seismic Safety Commission pubblica una guida alla sicurezza terremoto per i proprietari immobiliari. Il libretto deve essere consegnato dal venditore a chi compra una casa costruita prima del 1960. Chi vende deve, per esempio, certificare che la caldaia sia adeguatamente ancorata per ridurre il rischio che cada in un terremoto. Il venditore deve informare l'acquirente sui punti deboli della casa dal punto di vista della sicurezza sismica e deve informare se la proprietà si trova in una zona di pericolo o sula faglia.

Giappone
In Giappone le norme edilizie e di sicurezza sono state notevolmente migliorate dal grande terremoto del 1923 che colpì la regione di Kanto, dove si trova Tokyo. Quel terremoto uccise oltre 100mila persone.
Un terremoto di potenza simile, secondo alcune stime, colpisce la regione all'incirca ogni 70 anni. Le autorità di Tokyo hanno calcolato che un terremoto di magnitudo 7,2 nella capitale potrebbe fare oltre 7mila morti e 160mila feriti.
I nuovi edifici sono progettati in modo da resistere alle scosse più forti e ogni anno, nell'anniversario del terremoto di Kanto, l'esercito e i servizi di emergenza fanno laboriose esercitazioni.
Il problema sta negli edifici più vecchi. Secondo un rapporto del 1997 del governo di Tokyo più di 1,6 milioni di case nella capitale sono state costruite prima del 1981, quando sono entrate in vigore nuove raccomandazioni per i terremoti. Norme ancora più severe sono state introdotte nel 2007. Il governo locale offre a tutti i cittadini un check-up dello stato strutturale della loro casa. Ma i lavori per rinforzare le strutture sono costosi e non tutti possono permetterseli.
I giapponesi sono abituati a convivere con il rischio sismico. La popolazione è sottoposta a frequenti esercitazioni, fin dalle scuole elementari. Un sistema di monitoraggio e di allarme avverte dell'arrivo dell'onda sismica. E negli uffici e nei luoghi di lavoro è obbligatorio tenere una borsa di sopravvivenza con acqua, cibo liofilizzato, casco, torcia elettrica e radio.
Più tecnicamente, nell'edilizia vengono utilizzati materiali elastici in grado di assorbire le onde d'urto. Vengono stabiliti dei rapporti tra pianta e alzato, in modo che il baricentro della costruzione sia abbastanza basso da garantire una maggior stabilità. Si possono utilizzare materiali dal minor peso, man mano che si aumenta con l'altezza. L'edificio deve avere una struttura simmetrica ed essere quanto più possibile privo di sporgenze. Inoltre, il terreno su cui verrà costruito un edificio deve essere solido e resistente, senza pericolo di cedimenti improvvisi.

8 APRILE 2009
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