Vodafone, gruppo britannico numero uno al mondo della telefonia mobile, ha chiuso l'esercizio 2008-2009 con un calo del 53,8% del risultato netto a 3,078 miliardi di sterline, a causa di svalutazioni per complessivi 5,9 miliardi di sterline (pari a 6,5 miliardi di euro), soprattutto relative alle attività in Ghana, Spagna e in Turchia.
I ricavi sono saliti del 15,6% a 41 miliardi di sterline - in linea con le attese degli analisti grazie all'indebolimento della sterlina e ai mercati emergenti, in particolare l'India - e il margine operativo lordo (ovvero i profitti esclusi interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti) ha registrato un aumento del 10% a 14,5 miliardi di sterline. I conti non hanno intaccato il free cash flow del gruppo, salito del 2,5% a 5,7 miliardi di sterline.
L'amministratore delegato Vittorio Colao ha spiegato che il piano di taglio dei costi da un miliardo di sterline sarà accelerato e che il gruppo continuerà a mantenere viva l'attenzione sulla remunerazione dei soci. In effetti il colosso britannico ha aumentato il dividendo del 3,6% a 5,20 pence e prevede di incrementare ulterioremente a 6 miliardi di sterline il free cash flow nel 2010, a dispetto del quadro complessivo del mercato certo non esaltante e dei ricavi calanti in Europa.