PARIGI – Puo' un film determinare il successo di un partito alle elezioni? E' una delle domande che domina oggi il dibattito post-elettorale in Francia. E al centro delle polemiche vi è il documentario Home, realizzato da Yann Arthus-Bertrand, trasmesso sul canale pubblico France 2 venerdì scorso in prime time: avrebbe favorito Europe Ecologie, la lista verde allargata, animata da Daniel Cohn-Bendit, con a fianco l'ex magistrato anti-corruzione Eva Joly e il leader no global José Bové, la vera sorpresa delle europee in Francia.
«E' certo che il film ha favorito i verdi », ha riconosciuto stamani alla radio France Info lo stesso regista. Arthus-Bertrand, pero', ha specificato che la trasmissione del suo lungometraggio in tv era già stata decisa due anni prima, fissata appunto il 5 giugno, giornata mondiale dell'ambiente. A quel momento la data delle consultazioni non era ancora stata fissata.
Home, che mostra splendide immagini di tante regioni del globo, riprese dall'alto, e che lancia un messaggio allarmistico sul fronte dell'ecologia (ecco la gallery con alcune foto del film) è stato visto venerdi' sera da 8,3 milioni di telespettatori, il 33% dell'audience. « Sono numeri sorprendenti – ha commentato il regista e fotografo (già famoso in tutto il mondo per le sue instantanee dal cielo) -. Significa che la gente si appassiona sempre più all'ambiente. E, quando va a votare, privilegia i partiti che si occupano di queste tematiche».
La vicenda sta generando vivaci polemiche. La coincidenza tra il successo della lista di Cohn-Bendit e il film è stata già criticata domenica sera da Jean-Marie Le Pen, leader storico del partito di estrema destra, il Front National, ma non solo. Sulla stessa lunghezza d'onda si sono espressi anche esponenti del MoDem, il Movimento democratico di François Bayrou, una formazione centrista, quella che più ha fatto le spese del successo di Europe Ecologie.
Home è stato prodotto da Luc Besson e finanziato in grandissima parte dal miliardario François Henri Pinault, del gruppo Ppr, che controlla, fra gli altri, anche Gucci e numerosi marchi del lusso.