La manovra anticrisi approvata dal Governo lo scorso 26 giugno é stata «inutilmente modesta», limitandosi a una detassazione al 50% degli utili reinvestiti dalle aziende in macchinari e apparecchiature fino al 30 giugno 2010. Non solo. Silvio Berlusconi ha detto si dall'inizio della crisi che le conseguenze sull'economia italiana sarebbero state inferiori rispetto agli altri Paesi. E che sarebbe durata meno. L'Economist in uscita domani giudica così la politica economica del governo italiano e l'analisi della crisi fatta da Berlusconi e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.
Per alcuni aspetti, scrive l'Economist, Berlusconi, nel dire che l'Italia era meno esposta ai rischi rispetto ad altri Paesi, aveva ragione. Il sistema bancario italiano è riuscito a ridurre i colpi grazie alla minore internazionalizzazione ed esposizione ai derivati. Questo però non toglie che l'Italia sia particolarmente esposta agli effetti della recessione, soprattutto per la forte dipendenza dalle esportazioni e per l'altissimo indebitamento dello Stato. Nel fotografare lo stato dell'economia italiana l'Economist cita gli ultimi dati della Commissione europea, l'Fmi e Confindustria. Solo Russia, GIappone e Germania, tra i Paesi del G8, hanno visto un calo percentuale maggiore del Pil nel primo trimestre del 2009 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il presidente del Consiglio, dice ancora il settimanale economico, è preoccupato soprattutto di convincere gli italiani a non rinviare gli acquisti. Questo in un momento in cui la sua credibilità è minata dagli scandali legati alla sua vita privata. Quanto agli interventi, non ha ancora messo a punto un piano che preveda deregolamentazioni e cessioni di asset. Tardano le riforme, le privatizzazioni e le liberalizzazioni: modifiche strutturali che potrebbero garantire una maggiore crescita negli anni futuri. Allo stesso modo il Governo non è neanche pronto ad alzare l'età pensionabile delle donne nel pubblico impiego. Anche nel caso in cui, conclude l'Economist, Berlusconi dovesse sopravvivere agli scandali privati che lo stanno travolgendo, molto difficilmente potrà chiamare gli elettori al sacrificio dal momento che continua a insistere che l'Italia sia uscita quasi indenne dal collasso economico che ha invece colpito il resto del mondo.