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A Edison il gasdotto tra Grecia e Bulgaria

di Laura Galvagni

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13 luglio 2009


È ormai solo questione di ore, poi i Balcani potranno contare su un asset in più per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia. Edison, Beh e Depa sono infatti a un passo dal firmare l'accordo per la realizzazione del gasdotto Grecia-Bulgaria. Si tratta di un'opera accessoria rispetto al più rilevante progetto Itgi, ossia l'interconnessione Turchia-Grecia-Italia, e supplementare rispetto al Nabucco (vedi il servizio in pagina, ndr) tuttavia è assai rilevante sul piano strategico poiché assicurerà all'area dei Balcani maggiore sicurezza e autonomia negli approvvigionamenti di gas. In particolare, paesi come la Bulgaria e la Romania potrebbero entrare a far parte di una rete più ampia di fornitura del gas diventando così meno vulnerabili in eventuali situazioni di incertezza e di crisi. E questo potrebbe accadere in tempi piuttosto stretti considerato che il completamento dell'opera, secondo le prime stime, potrebbe realizzarsi per la fine del 2012.
Più nel dettaglio, l'Igb è un metanodotto di 160 chilometri che collegherà Komotini e Dimitrovgrav e avrà una capacità compresa fra i 3 e i 5 miliardi di metri cubi di gas all'anno. Quanto basta per consentire ai Balcani a di accedere a fonti di approvvigionamento alternative rispetto a quella russa.
Gli investimenti previsti per la realizzazione dell'opera, allo stato ammontano a 120 milioni di euro. Ma una parte sarà probabilmente finanziata dall'Unione europea. È quasi certo, infatti, che per la costruzione del gasdotto si attinga ai fondi previsti dall'European Economic Recovery Plan della Ue. E il contributo potrebbe sfiorare i 45 milioni di euro.
L'intero progetto si inserisce nel quadro degli accordi intergovernativi fra Bulgaria e Grecia e, come detto, potrebbe presto vedere la luce grazie all'imminente firma di un memorandum of understanding. In linea di massima, l'accordo prevederà la costituzione di una asset company paritetica fra Beh e Poseidon che avrà il compito di portare a termine la costruzione del metanodotto. Poseidon è la società partecipata pariteticamente da Edison e Depa attualmente impegnata nella realizzazione della interconnessione Grecia-Italia, opera finale per il completamento del corridoio sud che collega Turchia, Grecia e Italia (Itgi) e che permetterà all'Europa l'importazione di 10 miliardi di metri cubi di gas naturale all'anno dalle aree del Mar Caspio e del Medio Oriente. L'intesa per l'Igb dovrebbe poi contemplare anche la costituzione di una società commerciale fra Edison, Depa e Beh per la gestione della capacità di transito del gas.
Un piano, nel suo complesso, approdato sulle scrivanie di Edison solo qualche mese fa. Proprio a marzo, infatti, la società di Foro Buonaparte aveva apertamente manifestato interesse per il dossier bulgaro: «Uno dei progetti di interconnessione indicati dalla Comunità europea è il collegamento fra Grecia e Bulgaria, che permetterebbe a quest'ultimo paese di rendersi autonomo rispetto al gas russo. Noi siamo interessati al progetto, che sarà finanziato nel 2010, anche apportando il nostro gas dall'Azerbaijan attraverso la Turchia», aveva annunciato l'amministratore delegato Umberto Quadrino.
Ciò anche perché l'Igb ben si collega al più ampio progetto Itgi. Una via, quest'ultima, di approvvigionamento alternativo che ha ricevuto l'appoggio della Ue, tanto che Bruxelles è arrivata a stanziare fino a 100 milioni di euro per la costruzione dell'opera. Un'interconnessione che si articola in tre sezioni: innanzitutto la rete nazionale dei gasdotti turca; quindi l'interconnessione Turchia-Grecia (Itg), operativa già da novembre 2007, e infine il gasdotto Grecia-Italia (Igi) in via di realizzazione. Si è stimato che il costo di questa parte del gasdotto comporti circa 950 milioni di euro di investimenti; di cui circa 600 milioni saranno effettuati direttamente da Depa per la realizzazione delle opere in territorio greco e circa 350 milioni saranno a carico della società progetto Poseidon. Il gasdotto Igi sarà lungo circa 800 chilometri, di cui 600 saranno realizzati da Depa in territorio greco e 200 nel tratto marino tra la costa greca e quella pugliese. A tutto ciò ora si aggiungerà la diramazione da 160 chilometri verso la Bulgaria. D'altra parte per Edison la Grecia è una tappa cruciale. Foro Buonaparte è infatti già diventato il secondo operatore locale. Merito della joint venture paritetica siglata con Hellenic Petroleum a marzo scorso: ElpEdison.

13 luglio 2009
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