La condanna della premio Nobel birmana Aung San Suu Kyi ad altri 18 mesi di arresti domiciliari è «vergognosa» e svela una «mascherata politica», sostiene Amnesty International. «Il pronunciamento contro Aung San Suu Kyi è vergognoso», ha affermato l'organizzazione per la difesa dei diritti umani con base a Londra, «il suo arresto, il processo e adesso questo pronunciamento non sono altro che una mascherata politica e giudiziaria», ha detto la segretaria generale dell'organizzazione, Irene Khan, in un comunicato.