In un servizio sui contrasti tra l'esecutivo e la Chiesa cattolica sull'immigrazione clandestina, il settimanale britannico sostiene che una parte delle critiche sulla politica del governo Berlusconi sia eccessiva o male indirizzata
Torna a parlare di Italia l'edizione dell'Economist in edicola domani. Il settimanale britannico presenta un servizio sui contrasti tra l'esecutivo e la Chiesa cattolica sull'immigrazione clandestina, osservando che «la storia suggerisce che i governi italiani che si scontrano con la Chiesa non durano a lungo. E Mr. Berlusconi è già malvisto dal clero per via della sua vita privata».
Tuttavia il settimanale ritiene che una parte delle critiche sulla politica relativa all'immigrazione del governo sia eccessiva o male indirizzata. «Non c'è alcuna prova - scrive il settimanale - che l'Italia nei fatti trascuri la tragica situazione di quanti riescano a raggiungere le sue acque territoriali». Dal 1 giugno, infatti, circa 500 persone sono state accolte in Italia e i clandestini approdati per mare in Italia sono stati salvati dalla Guardia costiera.
L'Economist, nell'edizione in edicola questa settimana, racconta anche la triste storia di Titi Tazrar, una dei cinque clandestini supertisti della strage nel canale di Sicilia, ora in ospedale, e la vicenda della pagina su Facebook curata da Renzo Bossi, figlio di Umberto, dalla quale è stato rimosso il gioco "Respingi il clandestino".