È il primo giudice di origine latina ad arrivare al massimo grado della giustizia americana. Sessantotto i voti favorevoli e trentuno i contrari
Sonia Sotomayor è ufficialmente il primo giudice di origine latina ad arrivare al massimo grado della giustizia americana. Come da previsioni, il Senato degli Stati Uniti ha confermato la Sotomayor alla Corte Suprema, nominata dal presidente Barack Obama lo scorso 26 maggio. La donna sostituisce così il giudice David Souter, scelto da George H.W. Bush, che ha rassegnato le dimissioni nell'aprile scorso. L'aula del Senato ha approvato la nomina con 68 voti favorevoli e 31 contrari.
Prima di arrivare alla Corte Suprema Sonia Maria Sotomayor ricopriva la carica di giudice federale di Corte d'Appello degli Stati Uniti. Nata a New York, nel Bronx, il 25 giugno del 1954 da una famiglia portoricana, si è laureata con lode alla Princeton University nel 1976, specializzandosi poi in legge a Yale, nel 1979. Lo stesso presidente Barack Obama che la ha scelta per l'incarico due mesi fa ha definito la sua avventura «una straordinaria storia americana».
Pur arrivando al massimo grado della giustizia americana per nomina di un presidente democratico Sotomayor è stata per molti anni considerata una figura bipartisan e di alto profilo giuridico. Nel 1991 è stata infatti nominata da George Bush giudice per una delle corti distrettuali di New York. Nel 1997 il democratico Bill Clinton la ha promossa giudice della Corte d'Appello federale, ma la nomina è stata approvata dal Senato solo dopo 15 mesi a causa dell'opposizione di alcuni senatori repubblicani che temevano che la mossa potesse anticipare una nomina verso la Corte Suprema.
Nominata il 26 maggio 2009 dal presidente Obama per sostituire il giudice David Souter, che ha rassegnato le sue dimissioni pur essendo l'incarico a vita, Sotomayor è il centoundicesimo giudice della Corte Suprema, la prima di origine ispanica e la terza donna dopo Sandra Day O'Connor e Ruth Bader Ginsburg.