A distanza di otto anni gli attentati dell'11 settembre 2001 uccidono ancora. Secondo una ricerca dell'assessorato alla sanità dello stato di New York pubblicata dal New York Post, hanno perso la vita un totale di 817 persone tra i soccorritori che aiutarono a scavare a Ground Zero e i lavoratori della discarica di Fresh Kills Landfill, dove furono portate le macerie del World Trade Center.
Almeno 270 sono rimasti vittima del cancro: 80 agli organi dell'apparato digerente e 69 al polmone o alla gola. Inoltre sono stati individuati 37 morti per leucemia. La statistica precedente, datata un anno fa, parlava di 94 morti di cancro.
Nella ricerca sono registrati anche 33 suicidi. Michael Arcari, responsabile del programma di recupero psicologico per i soccorritori dell'11 settembre, si è detto convinto che il numero di chi si è tolto la vita sia ancora più alto «per via non solo dell'impatto emotivo di Ground Zero», ma anche per i postumi dello stress subito che «ha cambiato le loro vite e messo sottosopra le famiglie».
Altri 149 decessi vengono catalogati come «morti traumatiche». Le cause sono varie: incidenti d'auto od overdose di droga, incendi o aggressioni. Circa 50 mila persone, tra pompieri, poliziotti, medici e volontari, si occuparono dei soccorsi o lavorarono per il recupero di Ground Zero dopo gli attentati dell'11 settembre.

Quel giorno quattro attacchi suicidi da parte di terroristi di al-Qaida colpirono obiettivi civili e militari nel territorio degli Stati Uniti d'America, dirottando aerei commerciali. I dirottatori fecero intenzionalmente schiantare due degli aerei sulle torri 1 e 2 del World Trade Center di New York, causando poco dopo il collasso di entrambi i grattacieli e conseguenti gravi danni agli edifici vicini. Il terzo aereo di linea fu fatto schiantare dai dirottatori contro il Pentagono. Il quarto aereo, diretto contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington, si schiantò in un campo vicino Shanksville, nella Contea di Somerset (Pennsylvania). Oltre ai 19 dirottatori, vi furono 2974 vittime come conseguenza immediata degli attacchi, mentre i dispersi furono 24. La gran parte delle vittime erano civili, appartenenti a 90 diverse nazionalità.