Socialisti in ripresa negli ultimi sondaggi sul Psd (centrodestra) di Manuela Ferreira Leite. Ma è dubbia la maggioranza assoluta dei seggi. Scandali e polemiche hanno turbato la campagna elettorale
I portoghesi, chiamati alle urne domenica 27 settembre, dovrebbero secondo gli ultimi sondaggi confermare alla guida governo per un secondo mandato il premier socialista José
Socrates; ma la maggioranza assoluta di cui ha goduto nella legislatura che si sta per concludere non è affatto scontata. Ai socialisti vengono attribuite circa il 38% delle preferenze, ben davanti al principale partito d'opposizione, i socialdemocratici (centrodestra) di Manuela Ferreira Leite, con il 30% delle intenzioni di voto.
Secondo le proiezioni in seggi, il Ps potrebbe ottenere 100 deputati su 230, vale a dire circa 21 in meno che nel 2005, a causa soprattutto del consistente progresso della sinistra antiliberale che conquisterebbe 35 seggi. Il centrodestra assieme alla destra populista raccoglierebbero assieme al massimo 95 seggi. In caso di maggioranza relativa, Socrates si ritroverebbe solo alla guida di un governo fragile, poiché tanto a sinistra che a destra è stato escluso un appoggio al suo governo.
I due partiti erano testa a testa, attorno al 30-32%, ancora una settimana fa. Ma sembra aver fatto breccia l'appello al "voto utile" lanciato dal premier agli elettori di sinistra per impedire il ritorno al potere della destra. E l'effetto boomerang dello scandalo del presunto spionaggio ai danni del capo dello Stato, il conservatore Anibal Cavaco Silva, con sospetti puntati verso i collaboratori di Socrates, gestito in maniera apparentemente disastrosa dallo stesso presidente del Portogallo.
L'immagine pubblica di Josè Socrates, 52 anni e nato nel nord, la parte più povera del paese, vuole essere quella di un Portogallo moderno e laico, sulla scia di quanto fatto dal "compagno" Zapatero in Spagna e in contrasto con il modello tradizionale e cattolico della rivale Manuela Ferrera Leite, 68 anni,. una sorta di Margaret Thatcher lusitana, che accusa il premier di fare gli interessi della Spagna, contestando la realizzazione della Tav ferroviaria Madrid-Lisbona.
Ma quale che sia il risultato nelle urne domenica, dall'indomani le cose a Lisbona potrebbero diventare complicate. A destra è probabile si vada a un chiarimento fra il capo dello Stato e il partito di cui è stato a lungo il leader, il Psd, che le sue mosse ondivaghe nella vicenda delle presunte cimici al palazzo presidenziale hanno messo in difficoltà. E l'estrema sinistra di Be e la Cda hanno fatto campagna contro Socrates, accusato di avere fatto una politica troppo liberista, assicurando che con lui una alleanza sarà impossibile. L'ex-presidente Mario Soares, figura storica del Ps e della sinistra, ha però invitato Be e Ps a mettersi d'accordo.
D'altra parte a destra Psd e Cds potrebbero non avere i numeri per formare una maggioranza di governo, ma insieme superare il Ps e proporsi per un Esecutivo di minoranza in assenza di una coalizione fra socialisti e la sinistra. Una grande coalizione alla tedesca Ps-Psd è stata esclusa dal leader della destra. Se proprio tutto rimarrà bloccato, Cavaco Silva dovrà convocare nuove elezioni nel 2010, dopo i sei mesi di pausa previsti per legge.
