I leader dei Paesi dell'Unione europea hanno trovato questa sera a Bruxelles l'accordo per concedere alla Repubblica Ceca quanto chiesto dal presidente Vaclav Klaus per firmare la ratifica del Trattato di Lisbona. Lo affermano fonti del Consiglio Ue. «Il testo è stato approvato come era stato proposto dalla Svezia, che presiede l'Unione europea», ha confermato Roman Prorok, portavoce del governo ceco.
L'euroscettico presidente Klaus aveva infatti chiesto che il suo paese avesse una deroga alla Carta europea dei diritti fondamentali (che fa parte del Trattato di Lisbona), per evitare che i tedeschi dei Sudeti espulsi nel 1945 potessero ottenere un risarcimento. La presidenza svedese dell'Unione ha comunque sempre affermato che la Carta «non è retroattiva e non tocca dunque la questione» posta da Klaus.
L'annuncio dell'accordo fra i capi di Stato e di governo dei Ventisette sulle "garanzie" da concedere al presidente ceco Vaclav Klaus per convincerlo a firmare il Trattato di Lisbona è stato accolto con un appaluso e le congratulazioni dei leader al presidente di turno del Consiglio europeo, il premier svedese Fredrik Reinfeldt, secondo quanto riferito da fonti vicine alla stessa presidenza svedese. I dettagli dell'accordo, per ora, sono noti solamente ai capi di Stato e di governo, che erano da soli (insieme al presidente della Commissione, Barroso) nel salone in cui si è svolta la cena di lavoro del vertice.
L'intesa raggiunta tra i Ventisette, per ora solo politica, dovrà essere successivamente trasferita in un Trattato, in maniera da renderla vincolante giuridicamente. Il prossimo in vista è quello per l'attesa adesione della Croazia, probabilmente nel 2011.