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La Russa: «Non aumenteremo
il contingente in Afghanistan»

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6 ottobre 2009
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«Io credo che l'impegno italiano in Afghanistan sia elevato, elevatissimo. E la nostra tendenza è quella di non aumentarlo». Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, parlando con i giornalisti a margine della sua visita ai militari italiani a Kabul. «I 500 militari inviati di rinforzo per le elezioni sicuramente rientreranno», ha ribadito il ministro, tenendo ferma la data orientativa del prossimo Natale per completare il rimpatrio. «Poi valuteremo, nell'ambito delle organizzazioni internazionali di cui siamo membri di primo piano, partecipando ai processi decisionali».

Scende a 2.700 il contingente a Natale. Il contingente passerà dunque da 3.300 militari a 2.700. Dalla capitala afghana partiranno i 500 paracadutisti del 186.mo Reggimento Folgore che hanno ultimato il loro periodo di impegno. Questi militari saranno sostituiti con lo stesso numero non a Kabul, ma a Herat. Prosegue l'afghanizzazione del paese - dice la Russa - e quindi possiamo lasciare Kabul, dove manterremo solo un piccolo nucleo, per rafforzarsi nella provincia di Herat. I 500 militari mandati in più per le elezioni sicuramente rientrano, poi vedremo. C'è una valutazione da fare e la faremo all'interno degli organismi internazionali, di cui l'Italia fa parte, e nei quali partecipa ai processi decisionali. Sono d'accordo sul fatto che in Afghanistan servono più militari stranieri, ma questo non vuoldire che debbano essere militari italiani. Noi facciamo già la nostra parte e siamo tra i maggiori contribuenti, penso che ora tocchi ad altri paesi con meno contribuzioni a dare un impegno adeguato«.

Perplessità sui lince rinforzati. Intanto a Herat sono arrivate le prime 8 torrette blindate da installare sui Lince, accolte con qualche perplessità dal contingente. I Lince con la nuova torretta hanno, infatti il baricentro più alto e quindi possono ribaltarsi più facilmente, ha spiegato nel corso di un briefing il colonnello Aldo Vizzo, comandante del contingente italiano a Kabul. Un rischio dovuto anche al peso della torretta: 320 chili. Se poi si guarda alla versione "remotizzata" del mezzo, con il mitragliere che aziona l'arma in torretta dall'interno con una sorta di joystick, il rischio è quello di non accorgersi degli ordigni e degli altri pericoli lungo la strada: «l'uomo fuori in torretta è insostituibile», dice Vizzo.

Visita blindata per il ministro. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa è giunto questa mattina a Kabul per una visita al contingente italiano impegnato nella missione Isaf. Una visita blindatissima, tanto che i responsabili della sicurezza hanno impedito al ministro La Russa di portare dei fiori sul luogo dell'attentato che il 17 settembre scorso ha causato la morte di sei paracadutisti italiani.

6 ottobre 2009
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