L'Oceano Artico potrebbe essere privo di ghiacci nel periodo estivo entro i prossimi venti anni, un fattore in grado di modificare ulteriormente i cambiamenti climatici in corso: lo afferma uno studio del prof. dell'Università di Cambridge Peter Wadhams che ha elaborato i dati raccolti dalla spedizione Catlin Arctic Survey.
Le ricerche hanno dimostrato infatti che la maggior parte del ghiaccio presente nell'Artide è del tipo cosiddetto "del primo anno" (il cui spessore medio è 1,8 metri ), e non il più spesso strato che si accumula nel corso di anni successivi; la quantità di ghiaccio è uno dei fattori fondamentali nel determinare il gradiente termico fra i poli e l'equatore, che controlla il sistema meteorologico nell'emisfero settentrionale.
Il diminuire del ghiaccio in estate significherà un maggior accumulo di calore che verrà poi rilasciato nell'atmosfera in autunno, alterando gli schemi dei venti in Paesi che vanno dal Canada alla Cina.