«Nonostante sia espressione della volontà popolare, la decisione di vietare la costruzione di nuovi minareti in Svizzera suscita in me grande preoccupazione». Lo afferma Lluis Maria de Puig, presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, commentando i risultati del referendum svizzero. «Se da un lato questa decisione riflette le paure della popolazione svizzera e dell'Europa, nei confronti del fondamentalismo islamico, dall'altra, mentre non aiuterà ad affrontare le cause di questo fondamentalismo, è molto probabile che incoraggi sentimenti di esclusione e approfondisca le spaccature all'interno della nostra società», sottolinea de Puig. I risultati di questo referendum, conclude il presidente dell'Assemblea parlamentare, «sono contrari ai valori di tolleranza, dialogo e rispetto per chi professa un altro credo, valori da sempre sostenuti con forza dal Consiglio d'Europa, che come istituzione rimane pronta ad aiutare i propri Stati membri a far fronte alle sfide che emergono dalle diversità all'interno delle società europee».